Approfittiamo della messa in onda delle ultime puntate di Centovetrine per intervistare alcuni attori della serie. Dopo Emanuela Tittocchia, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Renato Raimo, che nella soap interpreta il perfido Zanasi.
Chi è Renato Raimo? Un aggettivo per descriverti umanamente e professionalmente.
Renato Raimo è sicuramente una persona animata dalla passione. Sono alla continua ricerca di sfide e intendo concretizzare quelli che al momento rappresentano ancora dei sogni, nonché obiettivi nel mio percorso umano ed artistico.
A Centovetrine interpreti Mauro Zanasi e vieni sempre identificato come il cattivo di turno. Ti piace questo ruolo o avresti preferito esser un personaggio positivo?
Centovetrine mi ha dato questa grossa opportunità e, anche se interpretavo un cattivo, devo dire che Mauro Zanasi ha sin da subito incontrato il favore del pubblico. Di cattivi ce ne sono stati tanti, eppure ognuno è caratterizzato in un modo: ad esempio, il mio personaggio rimarrà nella storia per quel suo non prendersi troppo sul serio. È stata un’esperienza bellissima, la rifarei sicuramente e, se mi dovessero riproporre di fare il cattivo, accetterei sicuramente.
In cosa siete simili tu e il tuo personaggio?
Io e Mauro Zanasi siamo molto distanti. Quello che trovo in comune con lui è sicuramente la coerenza, seppure su piani diversi. Nel bene e nel male, bisogna mantener sempre una linea di pensiero.
Attualmente sono in onda le ultimissime puntate di Centovetrine. Puoi anticiparci qualcosa? Ci saranno colpi di scena?
In questa stagione, che chiuderà il percorso di Centovetrine, Zanasi viene richiamato nel cast dopo un’assenza lunga un’intera stagione, nella quale aveva combinato abbastanza guai nel centro commerciale. Rientro proprio come antagonista dei suoi avversari storici: Cecilia e Damiano…
Quali sono i tuoi progetti lavorativi per il futuro? Cinema o soap?
Attualmente mi sto dedicando al cinema e al teatro, in passato sono stato impegnato con le soap e Centovetrine, che ha rappresentato sicuramente una tappa importante della mia carriera. Se preferisco cinema o soap? Mi definisco un attore poliedrico, ho da poco concluso una tournée teatrale che si chiama “Silenzi di guerra” e ci sono altri progetti in cantiere, abbastanza importanti anche in ambito cinematografico.
(Intervista a cura di Annamaria Minichino)
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