Siamo qui con Emanuela Tittocchia, da tantissimi anni nei panni di Carmen Rigoni nell’amatissima soap Centovetrine. A lei, abbiamo posto alcune domande circa la serie, il rapporto con il suo personaggio e gli imminenti progetti lavorativi.
Centovetrine e il suo rapporto con gli italiani, Carmen e il legame strettissimo tra di voi dopo quasi quindici anni nei suoi panni. Quanto ti mancherà?
– Devo essere onesta, mi manca già. È ormai da tempo che non stiamo più registrando e, quando si interpreta un personaggio per tanti anni, devo dire che subentra inevitabilmente un legame indissolubile con esso, si diventa un po’ così anche nella vita reale. È come un braccio, una gamba, un po’ come accade anche per il teatro, con la differenza che il legame dura sicuramente di meno. Non vorrei esagerare, ma lo definirei una sorta di “lutto”, è come se morisse una parte di te…
Quanto ti somiglia Carmen caratterialmente? In cosa siete simili e in cosa, invece, differite?
Tanto, sicuramente, anche all’inizio quando gli autori non mi conoscevano. In un secondo momento i punti di contatto sono aumentati, anche perché si è cercato di cucirmi addosso un personaggio che sostanzialmente mi somigliava tantissimo: ad esempio, io e Carmen siamo entrambe molto autoironiche, sensibili e sempre pronte a dispensare consigli buoni. Cosa mi differenzia da lei? Carmen è sempre così, mentre io ho un po’ più di carattere, soprattutto con gli uomini: a differenza sua, non accetterei mai un tradimento.
Come stanno andando le ultime puntate di Centovetrine, in onda dal 6 giugno su Canale 5?
Direi bene, anche sotto il profilo legato agli ascolti. Eppure non molti sanno che la fascia oraria nella quale siamo in onda è diventata quella mattutina. Fa strano rivederci lì dopo tanto tempo, non sono più abituata (ride, ndr)
Puoi svelarci qualcosina sulle prossime puntate?
Beh, in queste primissime puntate stiamo cercando di riprendere il “filo del discorso” laddove era stato interrotto. Già dalle prossime settimane, vi saranno però moltissimi colpi di scena, con triangoli e quadrangoli amorosi, il ritorno dei Della Rocca e tanto altro che non sto qui a svelarvi. Seguiteci!
Quali sono i tuoi progetti lavorativi futuri?
Tante cose, da Uno Mattina al commento del campionato europeo di calcio, fino a un qualcosa di diverso e che mi sta tanto appassionando: si tratta di “Astronavigando”, un format tutto nuovo sull’astrologia a bordo di una nave da crociera della MSC con l’astrologo Marco Marini. Sto imparando davvero tanto da lui, è un’esperienza nuova che mi diverte e mi appassiona in maniera notevole.
Ho partecipato anche a “Passioni Senza fine”, la soap opera di Giuseppe Cossentino: un progetto originale che recupera i radiodrammi di un tempo, trasmettendoli su internet. Passioni senza fine racconta da anni la storia di famiglie della Napoli bene che lottano per il mercato imprenditoriale farmaceutico, giocando tutto sull’architrave di storie d’amore impossibili e tematiche scomode e scottanti. Nella puntata numero cento sono una special guest star, insieme a Lorenzo Patanè: interpretiamo i ruoli di noi stessi. Interagiamo con i due eroi romantici della serie Laura e Walter. Uno dei prodotti web seriali più lunghi ed amati della storia, che quest’anno ha vinto per il secondo anno consecutivo i Rome Web Awards 2016, l’Oscar italiano del Web, come Miglior Web Soap. Infine ho partecipato anche ad un altro progetto bellissimo: “Napoli nel Cuore”, il corto di Giuseppe Cossentino che esalta la bellezza della città di Napoli.
Intervista a cura di Annamaria Minichino
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