Abbiamo incontrato per voi Riccardo Polizzy Carbonelli, il popolarissimo “Roberto Ferri” di Un posto al sole, che in questo periodo stiamo vedendo anche in un nuovo ruolo all’interno della fiction di Canale 5 Le tre rose di Eva. Quale miglior occasione per fargli alcune domande sulle due fiction?
Quali differenze ci sono tra Ferri e Astori?
Il Colonnello Vittorio Astori compare insieme alla sua famiglia nella quarta stagione della fortunata serie, cercando risposte e vendetta per la morte del nipote Ivan. Rispetto a Ferri, sembrerebbe avere meno scrupoli. A volte è glaciale, altre volte immerso nel suo “essere militare”, comandante a tutti gli effetti fino a tentare di manipolare le persone che gli sono accanto, strumentalizzando la morte del nipote e combattendo con gli “storici” Camerana e Monforte.
Quanto ti diverte fare il cattivo?
Mi piace interpretare personaggi brillanti, i buoni, gli eroi, e a teatro mi sono tolto molte soddisfazioni.
Il piacere sta nel lavoro che amo e nella enorme distanza che c’è tra me e…”quelli”!
Com’è stata l’esperienza ne “Le tre rose di Eva?”
Emozionante ed estremamente accrescitiva. Con i colleghi, la troupe, il regista Raffaele Mertes, Daniele Falleri (regista della seconda unità) e la produzione Endemol Shine Italy mi sono trovato benissimo. Abbiamo lavorato tanto, anche in condizioni climatiche avverse. Abbiamo acquisito tanto materiale girato che poi, al montaggio, è stato asciugato molto. Ed ho girato in contemporanea anche Un posto al sole, grazie alla FremantleMedia Italia ed alla Rai. Senza la collaborazione di tutti, non ci sarei mai riuscito.
Un bilancio su Ferri…
Deve ancora crescere e fare tesoro dei tanti errori. Ha molti rapporti in sospeso, non solo con Marina ed Elena, ma soprattutto con Sandro e Filippo.
Un pensiero sulla annosa storia con Marina…
Mi piacerebbe una vera alleanza o il coronamento del loro amore. Ma si sa che, come arriva la calma, deve prepararsi un nuovo temporale… e siamo da capo!
Sei in uscita con un film insieme al Volo: cosa puoi dirci?
Altra esperienza breve ed intensa. Altra troupe che ha portato il cuore oltre l’ostacolo, insieme alla produzione. In più, nelle pause, ho fatto amicizia con i ragazzi del Volo e sono straordinari. L’uscita sarebbe prevista a febbraio, ma non è ancora ufficiale.
(Con la collaborazione di Sante Cossentino)