La Promessa, Cristina Fernández Pintado a Tv Soap: “Margarita mi ha conquistato con la sua forza e determinazione”

Margarita / La promessa
Margarita / La promessa (foto Mediaset)

Il pubblico italiano ha imparato a conoscerla ed apprezzarla grazie al ruolo di Margarita Llophis, vedova De Lujan nella soap La Promessa. Un personaggio al quale Cristina Fernández Pintado, la sua interprete, è tanto affezionata, anche per via delle sue molteplici sfaccettature.

Noi di Tv Soap abbiamo avuto occasione di rivolgere a Cristina qualche domanda sulla sua esperienza nella soap iberica. Ecco che cosa ci ha raccontato.

La Promessa, intervista a Cristina Fernández Pintado (Margarita)

Ciao Cristina, partiamo da Margarita, il personaggio che interpreti nella soap. Cosa ti ha colpito di lei? E cosa invece proprio non sopporti?

Margarita mi ha conquistata con la sua forza, la sua determinazione, il suo passato. Quello che trovo difficile da accettare è la sua ossessione per la classe sociale, accompagnata del fatto che vuole che la figlia si sposi ad ogni costo. È un modo di pensare che limita la donna, anche se capisco che è frutto di un’epoca segnata da grandi disuguaglianze.

Com’è il rapporto con i colleghi sul set?

Meraviglioso. Mi hanno accolta con il cuore aperto, e sento il loro abbraccio ancora oggi.

Ti aspettavi il successo di La Promessa?

Sì, lo sentivo. È un progetto fatto con passione e cura.

In Italia la serie è molto amata. Perché, secondo te?

Perché ha qualità. Le scenografie, i costumi, la fotografia, la regia: tutto è curato nei minimi dettagli. E poi ci sono le storie: famiglia, amore, perdita, relazioni umane. Temi che parlano a tutti. Il pubblico si riconosce, si emoziona e resta.

Quando è nata la tua passione per la recitazione?

Ho iniziato con la danza contemporanea da piccolissima. A 18 anni ho deciso di continuare il mio percorso artistico con lo studio dell’Arte Drammatica. E da allora non ho mai smesso.

C’è un ruolo che ti ha lasciato il segno?

Sì, Cristina Harket, protagonista del monologo Harket Protocolo. Un’esperienza che ha cambiato il mio modo di vivere questo mestiere.

Cosa fai nel tempo libero?

Viaggio, sogno… e volo con la fantasia!

Hai un sogno nel cassetto?

I sogni sì, ma segreti no!

Un regista con cui ti piacerebbe lavorare?

Ce ne sono molti! Céline Sciamma, Charlotte Wells, Isabel Coixet… E parlando dell’Italia: Paolo Sorrentino e Alice Rohrwacher. Il loro cinema mi emoziona, li ammiro tantissimo.

E tra gli attori?

Ne potrei citare tanti! I primi che mi vengono in mente sono Paul Mescal, Laura Dern, Carmen Machi, Javier Cámara, Andrew Scott, Frances McDormand, Phoebe Waller-Bridge, Meryl Streep… e la lista è lunga!

Se ti proponessero di lavorare in Italia, accetteresti?

Senza pensarci due volte. Amo profondamente l’Italia e ci sono stata più volte. Del vostro Paese mi affascinano la cultura, la gente, l’arte, il cibo… e potrei andare avanti all’infinito!

Parliamo del cuore: com’è il tuo oggi?

Batte forte, e questo è già tanto!

Sei innamorata?

No.

È difficile oggi vivere solo d’arte?

Sì, è una sfida continua. Non basta la passione: ci sono tanti fattori esterni che non dipendono da noi. Mi sento fortunata, ma so bene cosa significhi affrontare la precarietà. Ho visto colleghi di grande talento lottare ogni giorno per restare a galla.

Hai qualche progetto in arrivo?

Sì, e ne sono entusiasta: sto lavorando alla mia seconda regia cinematografica, un lungometraggio!

Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione Seguici su Instagram.