È entrata in corsa nell’ottava stagione de Il Paradiso delle Signore con il ruolo di Rosa, la nipote di Armando (Pietro Genuardi) diventata poi una delle veneri del grande magazzino gestito da Vittorio Conti (Alessandro Tersigni). Un personaggio che piace tanto a Nicoletta Di Bisceglie, l’attrice che le presta il volto ormai da qualche mese.
Donna forte e determinata, con il desiderio di emanciparsi, Rosa sta entrando pian piano nel cuore dei telespettatori. Impressioni di cui abbiamo parlato anche con Nicoletta, in questa intervista. Ecco che cosa ci ha raccontato.
Il Paradiso delle Signore 8, intervista a Nicoletta Di Bisceglie (Rosa)
Ciao Nicoletta, benvenuta su Tv Soap. Partiamo da Rosa, che cosa ti piace di lei? È una filosofa, ma la vita l’ha portata a fare tutt’altro…
Esatto. Con Rosa ho dei punti in comune. Siamo entrambe belle toste. Anche io sono molto determinata su tante cose. Quello che mi piace di Rosa è il suo essere molto forte. È un po’ una rivoluzionaria, una che ci crede tanto, che vuole emanciparsi. Pensa che sia giusto emanciparsi, più che altro.
Dal mio punto di vista, Rosa porta una ventata di novità e trasporta tanto le persone attorno a lei. Questa è la sua forza. È bella “tostarella”, può risultare simpatica o meno ma fondamentalmente è una persona buona. Non ha nulla di negativo questo personaggio.
Sicuramente rompe gli schermi, rispetto ad altre tipologie di donne…
Si e porta in scena un tema molto attuale. Secondo me, è bello che in questo periodo si parli anche al Paradiso di questo argomento, che è sempre stato trattato, seppur in maniera diversa.
Rosa è senz’altro legata a suo zio Armando, interpretato da Pietro Genuardi. Come ti sei trovata a lavorare con lui?
Benissimo! Quello del Paradiso è un set pazzesco. Qui si crea veramente un legame forte con tutti. Di base perché stai più tempo con loro che con i tuoi familiari. Si crea un bell’intreccio, una bella famiglia. Anche perché ognuno ha il proprio personaggio da portare avanti, non guarda l’altro. Non ci sono invidie, gelosie, contrasti. Anzi, si vuole tanto il bene della scena.
Tornando a Pietro, con lui lavoro benissimo. Siamo grandi amici al di fuori dal set. È capitato di organizzare cene con altri colleghi e lui c’è sempre. È una persona piacevolissima, ho conosciuto sua moglie. È un “figone”, oltre che un grande professionista.
Ed è bello lavorare con una persona che, di base, ne sa più di te. Per me, quello è stimolante: mi piace lavorare sia con i miei coetanei, sia con quelli più adulti di me perché, data l’esperienza maggiore, mi danno e insegnano qualcosa. Banalmente, un consiglio dato da un attore che ha trent’anni o quarant’anni più di te fa tanto. Anche perché non te lo dà per cattiveria, ma perché ci tiene a te. E Pietro è così sul lavoro. Cerchiamo di lavorare sempre bene insieme.
C’è poi Pietro Masotti, che interpreta Marcello…
Ci divertiamo tantissimo insieme. All’inizio, ho girato moltissime scene sia con lui e sia con Emanuel Caserio, che interpreta Salvatore. Tanti giorni li ho passati su quel set, in quella casa a girare. Al Paradiso, davvero, si lavora bene con tutti. Pietro ed Emanuel, poi, fanno questo lavoro da tanto, con una grande serietà. C’è grande rispetto per la recitazione. Tutti ci mettiamo dentro lo stesso impegno e ci si aiuta parecchio.
Mi sembra di capire che tu ti sia sentita accolta sul set…
Assolutamente sì. Sono entrata a metà stagione, ma nonostante questo mi sento inclusa, voluta bene. È una cosa molto bella. Ci tengo tantissimo a lavorare con delle persone con le quali sto bene, con cui c’è rispetto. Preferisco avere dei feedback negativi, ma veri e fatti con sincerità. Al Paradiso c’è tanta lealtà, amicizia, amore. Tutti quelli che ho trovato su questo set – anche parlando del reparto trucco, costumi e così via – sono eccezionali. C’è un grandissimo lavoro dietro, fatto bene.
Hai fatto il provino soltanto per il personaggio di Rosa o avevi già provato ad entrare nel cast?
Io ho fatto negli anni un sacco di provini per il Paradiso, almeno per tre o quattro ruoli diversi. Col senno di poi, penso che abbiano trovato con Rosa il personaggio giusto per me. Probabilmente, ora, sono pronta per dare vita a Rosa, al tipo di personaggio che rappresenta.
Riconosco che in me, negli anni, c’è stata una grande crescita. Poi dipende molto anche dal modo in cui ti poni in un provino. Non è detto che tu non venga presa perché non ti sei impegnata abbastanza, ma perché non sei magari giusta per chi ha pensato o scritto un determinato ruolo.
A proposito di pareri, cosa dicono i telespettatori di Rosa? Che feedback ricevi sui social?
O la amano o la odiano. Senz’altro divide: c’è chi apprezza la “rivoluzione” che ha portato; ce ne sono invece altri, legati magari a quello che c’era prima del suo arrivo, che la vedono come una minaccia, ad esempio, nel rapporto tra Marcello e Adelaide (Vanessa Gravina). Ed è giusto che sia così, è anche questo il bello.
E tu, personalmente, come reagisci alle critiche?
Non bisogna reagire male di fronte alle critiche ad un personaggio. Nel bene o nel male l’importante è che se ne parli, no?
Seguivi già il Paradiso prima del tuo arrivo? Sicuramente eri a conoscenza del suo successo…
Sì, sapevo del suo successo. Sarei una bugiarda se ti dicessi che lo seguivo già da prima del mio arrivo. È una fiction conosciuta, sapevo dunque di che cosa si trattasse. Ha una visibilità incredibile e se ne parla tanto. Non faceva però parte, sinceramente, dei prodotti che guardavo.
Lavorarci dentro ti fa valutare le cose in maniera diversa. È giusto che ci siano prodotti che piacciano a tutti. Il Paradiso fa veramente innamorare le persone perché ambientato in un periodo molto romantico. Porta in scena un romanticismo che si è perso. Penso sia visto anche da una fascia di persone che rivivono i loro anni. Ed è questo che fa innamorare.
Parliamo un po’ di te come attrice. Quando è nata la passione per la recitazione? Qual è stato il “quid” che ti ha spinto a voler fare l’attrice?
Inizialmente, la mia passione per la recitazione è stata più che altro una curiosità. Avendo un fratello ballerino della Scala, ho fatto per tantissimi anni danza classica, che ho nel sangue. Ho sempre saputo di essere adatta a fare un lavoro artistico, non “ordinario” diciamo.
Ho fatto danza perché pensavo di fare quello nella mia vita; in seguito, crescendo, mi sono resa conto del fatto che non era la mia strada, che non mi rendeva così tanto felice come quando ero piccola. Data la confusione che era nata in me, subito dopo il diploma, ho preso un anno di pausa. Mi sono fatto qualche mese a Londra, da mio fratello che viveva lì, e ho deciso di fare un corso di recitazione, una volta tornata in Italia.
Appena ne ho parlato, i miei genitori erano un po’ scettici ma non si sono opposti. Tant’è che mia madre mi ha consigliato di provare ad entrare direttamente in un’Accademia. Insieme a lei, mi ha incoraggiato anche mio zio materno. Ha fatto sì che potessi avere una direzione in questa scelta e mi ha portato all’Open Day del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Sono riuscita ad entrare, dopo essermi preparata, e mi sono resa conto di quanto fosse quella la mia strada. Mi sono sentita fin da subito nel posto giusto.
Il primo anno è stato sicuramente tosto, perché sperimenti con te, con la tua sensibilità, con la tua persona e capisci se recitare è quello che vuoi oppure no. E devo dire che mi sono innamorata dalle recitazione. Non sento il mio lavoro come una fatica. È vero che, magari, a fine giornata, sono stanca, ma quando mi alzo sono felice di entrare su un set e iniziare. È un amore che è nato pian piano in me, non sono assolutamente cresciuta pensando, un giorno, di fare l’attrice. L’ho scoperto.
In passato, prima del Paradiso, hai fatto parte di altre fiction importanti, come Buongiorno mamma 2 o Lolita Lobosco.
Esatto. Lolita Lobosco, che mi ha dato la possibilità di lavorare con Luca Miniero, è stata un’esperienza molto bella e intensa, anche se breve. In Buongiorno mamma il ruolo è stato un po’ più ampio. Ho fatto delle partecipazioni in diversi film. Mi ritengo fortunata perché di tutte le esperienze che ho fatto non ne ricordo una negativa.
Prossimamente, farò parte della fiction Gerri, che dovrebbe andare in onda sulla Rai nella prossima stagione televisiva. Inoltre, ho avuto un piccolo ruolo ne Il Conte di Montecristo di Billie August, progetto internazionale importante che mi ha permesso di lavorare in costume e con un cast davvero molto bello.
Per quest’ultimo lavoro, ho deciso di fare il provino anche se non avevo chissà quali aspettative. Dicevo, tra me e me, che magari cercavano un’attrice che parlasse perfettamente inglese. E quando mi è arrivata questa risposta positiva non ci credevo.
Cambiando un po’ argomento, chi è invece Nicoletta nella vita di tutti i giorni? Cosa ti piace fare quando puoi concederti del tempo libero?
Amo passare il tempo con i miei amici; quando posso “scappo” dalla mia famiglia, a cui sono molto legata. Adoro cucinare. Mi rilassa, soprattutto se sono pensierosa o nervosa, fare una bella parmigiana o una torta. Sono del sud e mi piace mangiare bene. Inoltre, guardo tanti film e leggo. Cerco di passare del tempo genuino, non mi forzo di fare nulla. Mi godo, quando possibile, la compagnia del mio fidanzato. Viviamo insieme a Roma e facciamo lavori differenti.
Quando giro, banalmente, torno dal set, arrivo a casa, mi faccio la doccia e non vedo l’ora di stare un po’ con lui. Stacco la spina e parlo di tutto tranne che di lavoro. Diciamo che mi godo, in generale, le cose più semplici. E, infine, quando posso viaggio. E uno penso lo farà anche adesso, visto che il set del Paradiso è chiuso fino a maggio/giugno, in attesa di girare la prossima stagione.
La domanda sorge spontanea: nella prossima stagione, ci sarà dunque anche Rosa?
Probabilmente ci sarò, anche se ancora non lo so. Con sicuramente qualcosa di bello. Chissà cosa succederà. Nemmeno noi attori sappiamo ciò che succederà prima che venga scritto. Ed è anche quello il bello.
Ti volevo salutare con un’ultima domanda. C’è un sogno professionale che speri di raggiungere? Un attore o un regista con cui vorresti lavorare… Fantastichiamo un po’…
Vorrei tanto lavorare con Paolo Sorrentino. Qualche anno fa ho fatto un provino con lui e questa cosa mi è rimasta un po’ in gola. Ero troppo piccola per quel tipo di ruolo; è stata una semplice chiacchierata con lui ai tempi del primo anno di Cento Sperimentale. È come se avessi visto com’è Sorrentino di persona e non come regista.
Amo stare con le persone, forse la curiosità più grande che ho è vedere un attore e constatare come si comporta nella vita reale. E in quel provino ho visto chi è Paolo Sorrentino e come parla; mi è piaciuto tanto, anche se non ho potuto vedere com’è quando sul set. So di essere in qualche modo piaciuta a lui “empaticamente”, come energia di una bella chiacchierata. Mi piacerebbe tanto lavorare con lui. Ma ci sono anche tanti altri registi, come Ozpetek, e attori, che hanno sicuramente qualcosa da insegnarmi. Anche se voglio fare una precisazione…
Dimmi pure.
È altrettanto bello lavorare con i coetanei perché hanno le stesse esperienze che hai tu. Con loro puoi continuare a sperimentare. Invece, con un attore più grande e con più esperienza ti rendi conto che sperimenti meno. C’è maggiore sicurezza dall’altra parte e questo ti arriva. Lavori, magari, anche meglio perché ti senti un po’ più sicura vicino a lui.
Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione – Seguici su Instagram.