Questa sera, martedì 31 gennaio, su Rai 1 va in onda Fernanda, biopic con Matilde Gioli e la regia di Maurizio Zaccaro, dedicato alla grande storia di Fernanda Wittgens, eroina del Novecento dichiarata nel 2014 Giustizia delle Nazioni. Fernanda, prima donna direttrice di un museo in Italia (Pinacoteca di Brera), salvò dalla distruzione molti capolavori d’arte durante la seconda guerra mondiale e rischiò la vita per aiutare a rimpatriare molti ebrei perseguitati dai nazisti.
Girato tra Roma, Civitavecchia e Milano, il film è una storia di affermazione femminile, resistenza, impegno civile e sacrificio per l’arte e la vita umana. Quando era bambina, ogni domenica Fernanda Wittgens, insieme a suo padre Adolfo, visitava i musei della Milano di inizio Novecento. Ma nell’anno 1928 fu l’incontro con Ettore Modigliani, curatore storico della Pinacoteca di Brera, a cambiarle la vita: Fernanda viene assunta come “lavoratrice interinale” e, quando Modigliani viene sollevato da ogni responsabilità in quanto antifascista, lei prende il suo posto diventando la prima persona nella storia a ricoprire un incarico così importante.
Nel 1940, quando l’Italia entra in guerra, per la donna proteggere dai bombardamenti le opere della Pinacoteca diventa una missione: partecipa al primo trasferimento di alcune opere e poi, tenendo all’oscuro anche la sua famiglia, contribuisce anche a far espatriare in Svizzera centinaia di ebrei destinati al campo di concentramento. Ma Fernanda viene tradita da un suo giovane collaboratore, per cui viene arrestata e condannata a quattro anni di carcere (poi ridotti a un anno).
Nel cast guidato da Matilde Gioli (la Giulia Giordano di Doc Nelle Tue Mani), c’è anche Eduardo Valdarnini ne ruolo di Giovanni, un operaio che lavora nel museo e che proprio grazie a Fernanda comprende il valore della bellezza e dell’arte. Da menzionare anche Valeria Cavalli, Francesca Beggio, Lavinia Guglielman, Maurizio Marchetti, Beatrice Barillà. Fernanda è una coproduzione di Rai Fiction e Red Film, la cui sceneggiatura è opera del regista Maurizio Zaccaro insieme a Dario Carraturo e Guglielmo Finazzer.