Tra i personaggi più amati di Un Posto al Sole c’è Eugenio Nicotera, ben interpretato dal poliedrico attore Paolo Romano. Magistrato completamente dedito al suo lavoro, Eugenio è al tempo stesso legatissimo alla sua famiglia ed è il marito di Viola Bruni (Ilena Lazzarin), con cui ultimamente sta attraversando diversi problemi.
Tutti aspetti di cui abbiamo parlato con Romano, che ci ha concesso questa intervista esclusiva per Tv Soap in cui ci ha parlato degli eventi che hanno caratterizzato il suo personaggio negli ultimi mesi di programmazione della soap partenopea di Rai 3.
Un posto al sole: Tv Soap intervista PAOLO ROMANO (Eugenio Nicotera)
Salve Paolo, benvenuto su Tv Soap. Nelle puntate di Un Posto al Sole andate in onda negli scorsi mesi, Eugenio è stato al centro della scena soprattutto per la sua professione di magistrato, in primis per quello che è successo a Susanna…
Esatto, al momento Eugenio sta ancora vivendo gli strascichi dell’attentato a Susanna. E, proprio per questo, la moglie Viola si sta un po’ allontanando da lui.
Che cosa le piace del personaggio che interpreta?
Eugenio è un cavaliere bianco, che lotta. Sono contento perché ogni volta, attraverso lui, mi fanno dire delle battute bellissime. Ad esempio, quando Raffaele (Patrizio Rispo) tentò di trafugare il suo computer, Eugenio disse: “Noi non dobbiamo avere paura, perché loro fanno leva proprio su questo. Se tutti noi facciamo la nostra piccola parte e ci mostriamo forti e risoluti, la camorra non avrà mai appiglio su di noi e sulla società”.
Eugenio è un paladino della giustizia, con i suoi solidi principi. È questo che mi piace di più di lui: è molto onesto, corretto, leale. Ed è un uomo di parola, tutti valori che pian piano si stanno perdendo.
E c’è invece qualcosa che non le piace di lui? Anche dal punto di vista del carattere o qualche errore commesso in passato?
Mi hanno sempre chiesto che cosa mi piacesse e non il contrario. Non penso neanche di dovergli recriminare qualcosa che ha fatto in passato. Nelle intenzioni degli autori c’è quello di rendere Eugenio un personaggio positivo, senza alcun tipo di scheletro nell’armadio. E se ci pensa, non ha davvero mai fatto niente di negativo, di dubbio o di ambiguo.
Credo davvero che non ci sia niente di lui che non mi piace. Non posso ragionare a seconda di come sono fatto io. Eugenio dev’essere sicuramente calato nel suo contesto. È una persona che lavora 14/16 ore al giorno e che appena può sta con la famiglia. Penso davvero sia un bel personaggio, capace di immolarsi per la giustizia.
Quanto è complesso portare in scena Eugenio?
Eugenio è molto lontano da me: paradossalmente, è più semplice portarlo in scena. Indosso una maschera quando sono Eugenio. Mi calo completamente nel ruolo del magistrato, che è quanto di più lontano di quello che sono io nella mia vita di tutti i giorni.
Abbiamo accennato, poco fa, alla crisi tra Eugenio e Viola. Cosa dobbiamo aspettarci in futuro?
Non posso spoilerare chissà quanto. Tuttavia, bisogna anche vedere la cosa dal punto di vista di Viola. Una volta hanno sparato ad Eugenio nel giardino di casa, un’altra hanno minacciato e picchiato Raffaele; in seguito hanno sparato alla stessa Viola, l’hanno quasi uccisa anche se poi ci ha rimesso Susanna.
Tra l’altro, qualche anno fa, Nicotera disse che si sarebbe fatto assegnare incarichi meno rischiosi, ma alla fine il suo istinto durante l’ultima indagine lo ha portato a rifare il magistrato d’assalto. Diciamo che Viola ha le sue ragioni; la vita vicino a un uomo come lui, se fatta nella realtà, è davvero un inferno.
Tra l’altro è anche normale che in una soap di lunga durata le coppie stabili come quelle di Viola ed Eugenio subiscano dei momenti di down.
Se fosse per me, farei uno spin off con Viola e Eugenio felici e contenti: una sorta di sitcom con loro due che ne combinano di tutti i colori. Non sono io però l’autore. Li vedrei sicuramente felici e sorridenti mentre crescono il loro bambino e con Eugenio che diventa un pasticcione e si improvvisa un papà modello che si mette anche a stirare e a farne di tutti i colori. Ma capisco che sia più interessante l’Eugenio PM e anticamorra, invece di vederlo quando stira le camicie. È vero che Eugenio pensa al lavoro, ma si nota anche quanto tiene alla sua famiglia.
Eugenio introduce delle tematiche importanti all’interno della soap…
Il punto di forza di Un Posto al Sole è stato, da sempre, occuparsi dell’attualità. Ha introdotto argomenti seri come il femminicidio, la violenza sulle donne, la droga, l’anoressia, passando per il problema della terra dei fuochi e così via. Il pubblico segue la soap anche per questo, dato che è diversa dai prodotti del genere, che parlano magari solo di amori e tradimenti.
A cosa è dovuto il grande successo della soap, che ormai va avanti da 25 anni?
Il successo del prodotto è dovuto all’unirsi di vari elementi: in primis, una scrittura valida, che non tralascia le problematiche dei giorni nostri, supportata da un cast valido che sa fare sia la commedia e sia il drammatico.
Poi non dobbiamo sottovalutare la cornice di Napoli, che in ogni angolo è un set a cielo aperto. È una città meravigliosa, con una storia meravigliosa. Ha il mare, la natura, i quartieri popolari ma anche quelli ricchi, il vulcano, le isole. Scrittura, attori, Napoli e l’attualità, come dicevamo prima, ne hanno decretato il successo. Inoltre la scuola napoletana, tra musicisti, attori e teatranti, è infinita.
Che percezione ha il pubblico dell’amore tra Eugenio e Viola dal suo punto di vista? Sono sicuramente una coppia capace di dividere il pubblico tra chi li ama e chi vede anche i loro difetti con le varie crisi…
Anni fa fecero un sondaggio sulla coppia preferita della soap e vinsero proprio Viola e Eugenio. È chiaro comunque che non si può piacere a tutti. Io per primo se fossi piaciuto a tutti i registi e produttori che ho incontrato in vita mia, non mi sarebbero bastate dieci vite per fare tutti i lavori che mi hanno proposto. A qualcuno si piace, ad altri meno. L’importante è che Viola e Eugenio siano una coppia viva e dinamica, con dei contenuti e delle dinamiche da portare avanti. Se poi non piacciono a tutti, pazienza.
Si possono guardare altre coppie della soap, che è come la tavolozza di un pittore: c’è la commedia, la drammaticità, il bello, il brutto, il giovane e il vecchio. C’è sempre qualcuno a cui piacciamo oppure no; a Eugenio, personalmente, non hanno mai scritto quasi nulla di negativo. Ho letto cose più feroci sulle donne. In ogni caso, a un certo tipo di critiche non rispondo mai. Ho altro da fare rispetto allo stare appresso ai leoni da tastiera, che scrivono cattiverie nella solitudine della loro cameretta. Cerco di analizzare solo quelle critiche che ritengo costruttive.
Ad oggi qual è la storyline, tra quelle raccontate grazie a Nicotera, a cui è maggiormente legato?
A me è piaciuta tanto tutta la prima parte di Eugenio; quando è stato introdotto sull’indagine riguardo lo smaltimento della terra dei fuochi. Era una tematica molto attuale. E mi è piaciuto tutto il filone romantico dell’innamoramento con Viola, è stato molto bello. E ho amato anche la parte legata all’attentato.
Ho sempre ringraziato gli autori per avermi scritto delle belle storie, sono soddisfatto di tutto quello che Eugenio ha raccontato. Ci sarebbero altre tematiche da raccontare, ma sono stato davvero fortunato. Quello che mi hanno dato e scritto è andato molto bene. Per trovare altri spunti, basterebbe guardare una puntata di Report, che tratta tematiche che potremmo affrontare per anni ed anni.
Al di là di Un Posto al Sole, quale altro lavoro ha scandito maggiormente la sua carriera d’attore?
Oltre a Un posto al Sole, ho avuto popolarità tra il 2008 e il 2010 grazie ad Incantesimo. Poi ho messo su pian piano dei piccoli mattoncini; non ho mai fatto Montalbano o Il Maresciallo Rocca o altri titoli forti che hanno incrementato la mia popolarità.
Ho nel curriculum decine e decine di fiction, delle quali ho un bel ricordo, ma non ce n’è stata una che mi ha dato una propensione maggiore rispetto alle altre. Forse, a suo tempo, Papa Luciani con Neri Marcorè, ma parliamo di un’Italia diversa senza Sky o le piattaforme streaming. Non esisteva l’on demand e i prodotti si guardavano in diretta.
A proposito di popolarità, come vive il rapporto con i fan che la riconoscono e la fermano per strada?
Per fortuna, sono in quella fascia di attori che può tranquillamente uscire la sera per andare al cinema, a mangiare una pizza o un gelato. Ovviamente, mi capita in determinate giornate di essere riconosciuto anche più volte. Non vivo però di certo con la frustrazione che possono vivere Di Caprio o Totti a camminare per Roma. In generale, quando mi fermano, faccio sempre una foto e due chiacchiere col sorriso. Perché è un bel riconoscimento, per noi attori, del lavoro che facciamo.
Si sta dedicando ad altri progetti in questo periodo?
Sto facendo dei provini e ho dei contratti aperti, di cui non voglio parlare perché non ho ancora firmato. Al momento mi sto concentrando sulle riprese di Un Posto al Sole; ovviamente, essendo legato alla soap, non posso fare tournée in teatro, almeno nella prima parte della stagione. Farò sicuramente qualche piccola parte, come ho sempre fatto, nella fiction italiana.
Nel tempo libero, invece, cosa le piace fare?
Ho tantissimi hobby, non riesco a portarli tutti a termine. Sono un corridore, gioco a calcio con la Nazionale Italiana Attori, ballo tango argentino da 22 anni e avevo una scuola, anni passati, con la mia compagna. Suono la chitarra, facevo arti marziali (ma adesso sono fermo per infortunio), vado in bicicletta, al cinema, in teatro. Ho più hobby che altro!
Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione