Il pubblico delle soap lo conosce bene grazie al ruolo di Edoardo della Rocca nell’indimenticata CentoVetrine. Parliamo dell’attore e doppiatore Luca Biagini, che è anche la voce di Eric Forrester di Beautiful. Ogni lunedì sera, Biagini è in prima serata su Rai 1 con la fiction Sopravvissuti, dove interpreta Armando Leone. Un’esperienza di cui ci ha parlato in questa intervista. Ecco che cosa ci ha raccontato.
Sopravvissuti: Tv Soap intervista LUCA BIAGINI
Ciao Luca, bentornato su Tv Soap. Che cosa puoi raccontarci di Armando, il personaggio che interpreti in Sopravvissuti?
Armando, oltre che un armatore, è un uomo che vive un dolore, visto che ha perso una figlia giovanissima a causa di un cancro che non le ha lasciato scampo. Proprio per questo deciderà di organizzare un viaggio nell’oceano, con amici, dipendenti e collaboratori, con la sua barca, che ha chiamato Arianna, come la figlia scomparsa. Il fine di tutti quanti è quello di raccogliere soldi per aiutare una fondazione che si occupa della ricerca dello stesso male che ha colpito Arianna. Però da quel viaggio, fatto con una grande barca, si svilupperà tutta la narrazione.
La nave infatti sparirà nel nulla e verrà ritrovata soltanto un anno dopo, giusto?
Esattamente! Ma verrà ritrovata con un piccolo mistero: non ci saranno infatti tutte le dodici persone che erano partite, perché alcune saranno scomparse. Nel corso dei dodici episodi, suddivise in sei prime serate, bisognerà scoprire che cosa è davvero successo.
La fiction, diretta da Carmine Elia, avrà infatti una doppia narrazione temporale.
Sì. Parlerà del ritorno a casa di queste persone, con tutti gli scombussolamenti derivati dall’anno in cui sono state assenti, ma tramite dei flashback verrà anche ricostruito cosa è successo all’equipaggio, a partire dalla tempesta che ha provocato il naufragio. Tra l’altro, la madre di uno scomparso, poliziotta di professione, avvierà un’indagine per fare luce su tutta la storia. Ci sarà quel tocco di mistero, ragione per la quale bisognerà osservare con attenzione ogni episodio e capire, man mano, che cosa è davvero accaduto.
Volto di punta della fiction è Lino Guanciale. Come ti sei trovato a lavorare con lui?
Parto col dirti che non conoscevo Lino, perché non mi era mai capitato di lavorare con lui. Ho trovato una persona piacevole, oltre che collaborativa. È davvero molto bravo e professionale, così come tutto il cast di Sopravvissuti. Ritengo infatti che, dal punto di vista del cast, sia stato fatto davvero un lavoro molto accurato: ogni attore è giusto per il personaggio a cui è stato abbinato.
La fiction è innovativa, sia per la Rai ma anche per la serialità italiana in generale. Parliamo di una produzione italo-franco-tedesca, che è costata anche tanto. Ad esempio, la barca reale, sulla quale abbiamo girato al porto di Genova, è stata poi ricostruita in studio nei minimi dettagli. È stata una bella esperienza da vivere come attore anche se faticosa, soprattutto quando abbiamo dovuto simulare la tempesta con acqua fredda che veniva da ogni parte della nave.
Era la prima volta che lavoravi con Carmine Elia, giusto?
Sì, anche se mi era capitato di incrociarlo quando era aiuto-regista di Giulio Base. Penso che sia una persona che mette tanto entusiasmo in ogni progetto che fa. Con Sopravvissuti ha fatto davvero un grandissimo lavoro.
Ultima domanda: a quali progetti ti stai dedicando in questo periodo?
Al momento non ho progetti né televisivi né cinematografici. Sarò però in scena con uno spettacolo al fianco di Sergio Pierattini, attore molto bravo nonché scrittore e drammaturgo. Insieme a mia moglie Barbara Lo Gaglio, continuo a portare avanti la BaBi Production, la casa di produzione teatrale e cinematografica che abbiamo fondato. Vorremo riportare in scena un testo contemporaneo inglese che è stato ispirato da Il Cuore Rivelatore di Edgar Allan Poe. Il nostro intento è quello di farlo conoscere a più persone e portarlo in giro per l’Italia.
Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione