Quattro amiche inseparabili di New York, quattro donne indipendenti, emancipate, divertenti e vivaci alle prese con i problemi tipici delle trentenni di oggi! Una descrizione che a molti potrebbe sembrare familiare, ma questo non è un déjà vu perché non stiamo parlando di Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, le mitiche protagoniste di Sex and the City (che si appresta a tornare) ma di Run the world, la nuova e lussureggiante comedy in otto episodi già disponibile dallo scorso 16 maggio su Starzplay.
Ambientata nella pittoresca Harlem, Run the World esplora intimamente l’universo femminile attraverso l’amicizia di quattro donne afroamericane, ognuna con una propria storia e i propri punti di forza, ma sempre pronte ad aiutarsi e a sostenersi l’una con l’altra!
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Un quartetto di donne meravigliosamente imperfette nella loro assoluta normalità, nella quale troviamo Renee (Bresha Webb) in procinto di divorziare dopo un matrimonio durato cinque anni e la scrittrice Ella (Andrea Bordeaux) ancora alla ricerca del suo posto nel mondo. Poi c’è Whitney (Amber Stevens West), prossima al matrimonio con il suo storico fidanzato nigeriano, e infine Sondi (Corbin Reid), la più intellettuale del gruppo, che ha iniziato una relazione segreta con il suo consulente.
Anche se potrebbe sembrare una versione all black della celebre serie di Darren Star, a cui la creatrice Leigh Davenport rivela di esseri fortemente ispirata, Run the World ha una sua personalissima narrativa nella quale riesce a coniugare perfettamente temi delicati e importanti a battute sagaci e divertenti, offrendo agli spettatori un mix vincente che conquista fin dai primi minuti del pilot!
La serie si avvale anche della scrittura di Yvette Lee Bowser (Living Single) e non rinuncia al suo lato glamour puntando sugli outfit super trendy delle quattro protagoniste (merito della famosa costumista Patricia Field, la stessa di Carrie Bradshaw e amiche), che non solo rispecchiano la loro personalità ma danno una nuova rappresentazione di “Black Girl” lontanissima da quella stereotipata degli anni passati. Viene così presentata una donna afroamericana moderna, contemporanea, realizzata ma soprattutto protagonista!
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