Gli anni Settanta tornano alla ribalta con Made in Italy, la serie evento prodotta da Taodue Film e The Family che vedremo su Canale 5 da stasera (mercoledì 13 gennaio), per quattro prime serate. Un racconto che vuole essere un omaggio alla nascita della grande moda italiana nella Milano degli anni Settanta, un decennio rivoluzionario e controverso ma anche di grande creatività soprattutto nel variegato e colorato mondo della moda, capitanato da straordinari stilisti che hanno reso grande l’Italia nel mondo!
Pantaloni a zampa, gonne extralunghe, scarpe con zeppa e occhiali da sole oversize. Abiti e accessori must have che hanno cambiato questo Paese tanto quanto le rivolte. Un intenso tuffo negli anni Settanta che vivremo attraverso gli occhi grandi e stupiti della giovane e intraprendente Irene Mastrangelo (Greta Ferro), figlia di operai immigrati a Milano e studentessa di Storia dell’Arte.
Irene quasi per caso inizia a lavorare come assistente nella prestigiosa redazione della rivista di moda Appeal, dove fra i tanti incontra la collega Monica Massimello (Fiammetta Cicogna), una ragazza simpatica e disinibita che diventerà sua amica, e la sofisticata e anticonformista caporedattrice Rita Pasini (Margherita Buy) che potremmo definire un incrocio tra Anna Piaggi e l’iconica Miranda Priestly.
Un mondo di creatività e ingegno, nel quale Irene avrà la possibilità di incontrare (uno per ogni puntata) giovani e promettenti stilisti che proprio in quegli anni, muovendo i primi passi, hanno dato vita al pret-à-porter italiano. Un universo di eccentricità e colori, molto diverso dall’ambiente in cui Irene è cresciuta e nel quale lei vuole farsi strada. Una vocazione per la moda che le creerà molti dissapori con i suoi genitori, in particolare con il padre Pasquale (Ninni Bruschetta), che vede la sua fame d’indipendenza un serio pericolo, e Luigi, il suo storico fidanzato che non accetta la sua nuova carriera. Ma il talento e la determinazione di Irene, la porteranno – attraverso un percorso non sempre agevole – a raggiungere traguardi inimmaginabili.
La serie – che porta la firma dei registi Luca Lucini e Ago Panini – vede nel cast la talentuosa Greta Ferro, Margherita Buy, Fiammetta Cicogna, Ninni Bruschetta e l’attore Marco Bocci nei panni di John Sassi (affascinante fotografo di fama internazionale, che parla inglese solo per darsi un tono). Made in Italy può contare inoltre su un cospicuo numero di guest star molto famose: Stefania Rocca (Krizia), Raoul Bova (Giorgio Armani), Enrico Lo Verso e Claudia Pandolfi (coniugi Ottavio e Rosita Missoni), Silvio Cavallo (Gianfranco Ferrè), Gaetano Bruno (Walter Albini) e Stefano Fregni (Alfio Fiorucci).
Molti sono gli elementi che colpiscono, a partire da un cast ricercato che non ha bisogno di presentazioni e la cura per i dettagli. Se il talento di nomi già affermati è già noto, ciò che sorprende è la bella e intraprendente protagonista Greta Ferro, qui al suo debutto di attrice, che appare convincente fin dalle prime scene. Un plauso speciale va fatto alla ricostruzione impeccabile e alla cura maniacale dei dettagli per la ricostruzione dell’ambientazioni anni Settanta.
Made in Italy è un connubio perfetto tra due cult d’oltreoceano: la pellicola Il diavolo veste Prada e la serie Ugly Betty, incastrato perfettamente nei favolosi Seventies. La serie mescola abilmente una storia di sogni e riscatto alla nascita della grande moda italiana che avrebbe cambiato il mondo, senza trascurare le vicende personali dei protagonisti. Un prodotto di alto livello produttivo, che segna una svolta importante per la fiction Mediaset.
MADE IN ITALY, anticipazioni prima puntata di mercoledì 13 gennaio 2021
Milano, metà degli anni ’70. Irene Mastrangelo è una ragazza di 23 anni che grazie ai sacrifici dei genitori, immigrati dal Sud Italia, è riuscita ad arrivare ad un passo dalla laurea in Storia dell’Arte. All’ultimo esame, dopo una discussione con il professore, un reazionario “barone” che non accetta le sue idee progressiste, Irene rifiuta il voto che le avrebbe permesso di laurearsi. Dopo un litigio con il padre che la rimprovera per non aver accettato il voto, per non gravare più sulla famiglia Irene decide di mantenersi agli studi da sola e riesce ad ottenere un lavoro di apprendista presso la rivista di moda “Appeal”.
Il mondo della redazione e quello della moda, così stravagante e ricco di stimoli, affascina fin da subito Irene che stringe amicizia con l’altra giovane apprendista, la disinibita Monica e viene “adottata” dalla pur severa Rita Pasini, la redattrice senior, anticonformista e sempre in polemica con Nava, il vicedirettore, attento solo al conto economico.
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