La stiamo vedendo, in queste settimane, nel ruolo della rom Vesna in Mare Fuori, la nuova fiction di Rai 2 in onda ogni mercoledì sera (e che si conclude stasera). A soli 14 anni è stata però una delle sorelle di Cristiana dell’Anna in Gomorra. Due titoli di grande successo per la ventenne Marika Lenzi, che si è formata alla Cinema Fiction di Napoli, proprio come ci ha raccontato in questa intervista per Tv Soap.
Ciao Marika, in questi giorni ti stiamo vedendo nella fiction Mare Fuori, in onda su Rai 2. Il tuo percorso artistico è cominciato grazie alla scuola Cinema Fiction, a Napoli. Che cosa ti hanno insegnato lì?
Quando sono andata a Cinema Fiction avevo 12 anni, ero piccolissima. Posso dire che all’inizio è stata veramente dura per me, perché non riuscivo a recitare bene, avevo paura del giudizio delle altre persone ed ero molto impacciata e sensibile. Piangevo spesso. Grazie all’aiuto di Antonio Acampora e Armando Ciotola, che sono ancora i miei insegnanti, ho avuto una bella formazione cinematografica, ma anche a livello umano. Mi hanno aiutato a superare i miei limiti, i miei ostacoli mentali, e non posso che ringraziarli. È grazie a loro se ho avuto dei piccoli risultati. La scuola Cinema Fiction è stata davvero un aiuto per approcciarmi a questo mondo per me sconosciuto, almeno all’inizio. Posso dire che almeno per i primi anni non è stato facile, ecco. Dopo Gomorra sono cambiate un po’ di cose…
Le tue difficoltà iniziali derivavano dal fatto che fossi piccolissima?
Direi proprio di sì. Non riuscivo ancora a capire bene, non avevo fiducia in me stessa. Calcola che la mia personalità si stava ancora formando perché ero in piena età adolescenziale. Grazie all’aiuto di Cinema Fiction sono riuscita a tirare fuori il mio carattere, che prima restava nascosto. Mi hanno fatto fare dizione, linguaggio del corpo… Queste cose mi hanno aiutato nella crescita personale e a livello di recitazione. È una scuola che consiglierei a tutti perché è un laboratorio, dove ci sono tanti ragazzi. Antonio Acampora si concentra su ogni persona e aiuta a superare gli ostacoli di chi ha talento, bravura e si impegna tantissimo. Penso che la Cinema Fiction sia la scuola migliore della regione.
Hai ricevuto qualche feedback dal pubblico per Mare Fuori?
Penso sia piaciuta tanto. Le persone mi scrivono per sapere quando andranno in onda le altre puntate, visto che quelle già trasmesse hanno attirato l’interesse del pubblico, sopratutto dei ragazzi.
Ricordiamo un po’ il personaggio che interpreti, la “problematica” Vesna.
Certo! Vesna è una ragazza rom rinchiusa nel carcere minorile, ambientazione principale della fiction, per via di numerosi furti che nel corso della sua vita si è trovata a commettere. È completamente il mio opposto, anche perché è cattiva e ha questo rapporto d’odio con Naditza, un’altra zingara del carcere interpretata da Valentina Romani. Pensa che, per interpretare Vesna, ho dovuto imparare pure l’accento rumeno. Ho accolto questo aspetto del personaggio come una vera e propria sfida.
Bene. Secondo te, qual è la forza di Mare Fuori?
Le vite di ogni personaggio, raccontate in modo spettacolare da tutto il cast. L’insieme dei personaggi e la sensibilità di ognuno di loro sono la vera forza di Mare Fuori. Ciascuno ha una sua fragilità, fatta di sbagli. Credo sia questo che attira la curiosità delle persone. Dà sempre una speranza, che viene espressa anche nel titolo Mare Fuori: se si sbaglia, la speranza viene incarnata dal fatto che fuori ci sia il mare.
Veniamo alla tua esperienza in Gomorra, dove hai lavorato al fianco di Cristiana Dell’Anna, che il pubblico delle soap conosce anche grazie ad Un Posto al Sole. Come ti sei trovata con lei?
Con Cristiana, a cui chiedevo sempre consigli, c’è stato subito un feeling incredibile, anche perché per lei era il suo primo ruolo da protagonista, mentre per me il primo su un set. Ci siamo aiutate, ecco. Cristiana è molto genuina, semplice. A me le persone così piacciono.
L’esperienza in Gomorra è stata incredibile. Ho trovato un set pazzesco con la regia di Francesca Comencini, che per me è una grande direttrice, oltre che una fantastica persona con cui ho instaurato un rapporto di fiducia. Nel complesso posso dire che, oltre a livello cinematografico, Gomorra mi ha formato a livello umano, esattamente com’è accaduto per Mare Fuori.
Gomorra è senz’altro una delle serie italiane più importanti dell’ultimo decennio. Immagino che, per te, sia stato motivo di orgoglio avere iniziato una carriera d’attrice proprio lì.
Esattamente. Avevo solo 14 anni quando sono stata scelta per Gomorra. Dopo soli due anni di recitazione alla Cinema Fiction ho superato il provino. Per me era tutto veramente nuovo, anche perché si trattava di una serie distribuita in tutto il mondo. Anche adesso, quando mi fermano per strada e ricordano che sono stata la sorella di Cristiana Dell’Anna, che interpretava Patrizia, mi accorgo di quanto il personaggio, che apparteneva alla famiglia Santoro, sia piaciuto.
Hai qualche progetto in ballo in questo periodo?
Sì, ma per il momento non posso anticipare granché. Ho qualcosa in ballo, spero quindi che vada bene…
In collaborazione con Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione