Da qualche settimana, stiamo conoscendo maggiormente la siciliana Maria Puglisi, uno dei personaggi de Il Paradiso delle Signore. Ad interpretare la ragazza, che sembra destinata ad avere un avvicinamento amoroso con Rocco Amato, c’è Chiara Russo, già vista dal pubblico Rai nella fiction Il Cacciatore.
Noi di Tv Soap l’abbiamo contattata per farle qualche domanda sulla sua esperienza nella fiction daily di Rai 1, dove è sempre più protagonista.
Il paradiso delle signore: Tv Soap intervista CHIARA RUSSO (Maria Puglisi)
Ciao Chiara, benvenuta su Tv Soap. Il tuo personaggio, Maria Puglisi, sta avendo più spazio rispetto al passato nelle nuove puntate del Paradiso. Sei contenta?
Hai ragione, sta avendo decisamente più spazio e anche più voce in capitolo in determinate cose. L’abbiamo vista, ad esempio, nelle ultime settimane quando ha trovato quel tessuto nuovo per la collezione bambino ideata da Marta (Gloria Radulescu) e Vittorio (Alessandro Tersigni). Sta cercando di farsi valere di più.
Partiamo dal principio. Conoscevi già il Paradiso delle Signore prima di entrare nel cast?
Conoscevo il Paradiso delle signore perché la seguiva mia madre. Le ricordava la zia, perché la sorella di mia nonna lavorava in un grande magazzino in Sicilia. Ha quindi sempre amato il rapporto che le Veneri avevano col capo, presa dal ricordo di quella che era anche mia zia di secondo grado. Quei vestiti, quelle acconciature, quelle dinamiche degli anni ’60 la riportavano in quel passato.
E la tua partecipazione com’è nata?
Ho fatto il provino quando la fiction andava ancora in onda in prime time, quindi prima della modalità daily. Il personaggio di Maria, nel momento in cui è piaciuto al pubblico, è stato fatto ritornare con degli spazi diversi rispetto all’inizio. È stato un percorso un po’ particolare il mio.
In che senso?
Ti devo raccontare un triste aneddoto. Sono stata richiamata l’anno scorso per fare nuovamente parte del cast del Paradiso. Si voleva dare a Maria uno spazio più grande rispetto a quello avuto nel daily 1, dove lei ha interagito con Antonio Amato (Giulio Corso). Purtroppo, dopo un mese di riprese e lavoro con cui iniziavo a prendere confidenza, ho avuto un piccolo infortunio che mi ha bloccata a casa. Ho dovuto comunicare questa cosa alla produzione e, chiaramente, non sono potuta più andare avanti. Hanno quindi sospeso, in maniera non definitiva, il percorso di Maria nella fiction.
Ammetto però che, prima di essere richiamata, consideravo chiuso il mio impegno nella soap, sopratutto perché gli autori, per poter andare avanti, avevano fatto all’epoca delle scelte narrative diverse. Sono stata quindi super felice quando poco prima del lockdown, a febbraio scorso, sono rientrata sul set. Non è stato facile quando, improvvisamente, mi sono ritrovata a letto per via dell’infortunio.
Approfondiamo un po’ Maria Puglisi. Cosa ti piace di lei?
Sicuramente mi piace come riesce a superare i suoi limiti. Ad un’analisi superficiale sembrerebbe una ragazza al 100% timida, timorata di Dio, riservata e chiusa; in realtà, Maria non è così: abbiamo già visto come, nelle puntate recenti, sia riuscita a sconfiggere determinati limiti quando aveva un obiettivo in testa. Ti cito la scena del tessuto proposto alle colleghe dell’atelier, ma anche quella in cui ha invitato Rocco (Giancarlo Commare) ad andare al cinema. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato.
Un gesto che al giorno d’oggi passa inosservato, ma allora non era così. Non capitava che l’invito partisse da una ragazza. Superare le “barriere”, porta quindi Maria a mostrare dei lati caratteriali nascosti. Credo che su lei si possa investire tanto su diverse linee: dalla lavorativa all’amorosa, passando per la sua vita sociale con gli altri.
Il personaggio di Maria ti sta facendo conoscere dal pubblico. Magari l’hai notato tu stessa seguendo i social…
Sì, ogni tanto anch’io guardo. Credo che Maria piaccia perché molte persone si rispecchiano in lei. Ha una timidezza molto spiccata, che è lontana da me, ma paradossalmente ha una capacità di superare i suoi limiti anche più forte rispetto a quella che io. Essere timidi, d’altronde, non è per forza sinonimo di insicurezza. Maria sa di poter riuscire a fare determinate cose: per esempio, il ricamo per lei è sempre stata una cosa talmente naturale che l’ha pure detto ad Agnese (Antonella Attili) in una scena.
Non l’aveva nemmeno percepito come un talento. Sicuramente perché è stata sempre a Partanna, a fare dei favori ai familiari o agli amici, senza rendersi conto del fatto che potesse diventare un lavoro. Arrivare a Milano, dove è voluta tornare consapevolmente, è stato uno stravolgimento assurdo. Per questo, forse, ha bisogno di più tempo per fidarsi delle persone e farsi valere.
Sembra che Rocco e Maria siano destinati ad avvicinarsi. Speriamo che lei non lo pianti in asso com’è successo, invece, in passato con Marina (Ludovica Coscione)…
Da Chiara, mi auguro che le cose non vadano male né a Rocco e né a Maria. Non so se magari subentrerà un’altra persona per lei o per lui o se, magari, si renderanno conto di non stare bene insieme. Sicuramente, al momento attuale, sono due persone che si vogliono tanto bene, fondamentalmente perché si conoscono da una vita e sanno di poter contare l’uno sull’altra.
In queste ultime puntate, è però anche evidente quanto Maria sia attratta da Rocco. Non si può negare. Bisogna quindi vedere su che direzione virerà la storia. Anche perché uno è timido, l’altra è timida… quindi dove vogliono arrivare?
Parliamo di te e del tuo lavoro. Quando hai deciso di fare l’attrice?
È una passione che è cominciata da bambina, grazie alle recite scolastiche. Per dirti, il primo ricordo risale all’asilo, quando ho fatto Romeo e Giulietta. A 3/4 anni mi divertivo tantissimo, non avevo vergogna di nulla e riuscivo a fare anche quelle parti che tutti rifiutavano perché particolari. Come quelle di una bambina isterica o di un capotreno. Andando a ritroso, è lì che è iniziata la mia voglia di recitare.
E poi in che modo è proseguita questa passione?
È un amore che, in fondo, non ho mai abbandonato. A quattordici anni ho fatto una piccola parte, molto particolare poiché improvvisata e senza copione, nel cortometraggio che ha fatto John Turturro in Sicilia. Da lì ho capito che dovevo andare avanti: era tanta la voglia di fare che mi presentavo anche ai provini che trovavo su Internet, visto che non avevo ancora un agente e facevo file di ore ed ore per avere la mia possibilità.
Mentre frequentavo la facoltà di lingue, facevo anche dei corsi al Teatro Montevergini di Palermo, finché non ho deciso di trasferirmi a Roma, post laurea, per continuare con la mia passione. Ho proseguito questo percorso di formazione con una persona che ho conosciuto sul set de Il Cacciatore, che mi ha aiutato. Man mano che sono andata avanti, è arrivato il Paradiso, che considero come una grande palestra da cui sto apprendendo tanto.
Hai qualche sogno nel cassetto che vorresti raggiungere?
Il mio cassetto è pieno di sogni, più o meno realizzabili.Ho studiato tanti anni canto al conservatorio, per cui unire le mie due passioni, che sono il canto e la recitazione, sarebbe molto bello. Non riesco a smettere di cantare.
Chissà, magari capiterà una scena di Maria che canta al Paradiso. Perché no? Non si sa mai. È una ragazza che può ancora stupire tanto, anche se a volte viene criticata per la sua mentalità retrograda, per il suo modo di vestire, per la sua voglia di stare in famiglia con l’unico obiettivo di avere un marito e dei figli.
Cosa pensi di quest’ultimo lato che hai citato?
Penso che quel suo desiderio di mettere su famiglia con dei figli sia, in realtà, molto autentico. Non lo vedo come un frutto di una mentalità retrograda. L’ho percepito, come ti dicevo, molto autentico e, tra l’altro, non ci vedo nulla di male, così come capisco le donne che scelgono di non avere figli. Ognuno fa le sue scelte in questa vita.
Magari Maria, durante il tempo trascorso a Milano, smusserà certe sue visioni nette. Però questo non toglie il fatto che anche oggi, nel 2020, ci siano tante donne che, come lei, desiderano mettere su famiglia…
Auguro dunque a Maria di farsi valere sia al lavoro e sia nella vita privata. Si merita di trovare la dimensione giusta. Si è sempre sacrificata per il bene dei suoi. Le auguro dunque di sbocciare, di realizzarsi professionalmente e di trovare il vero amore!
In collaborazione con Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione
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