Il Turco, la miniserie con Can Yaman e Greta Ferro l’8 e il 15 aprile su Canale 5

Il turco - foto Mediaset
Il turco - foto Mediaset

Una produzione internazionale dal respiro epico, un racconto che intreccia storia, eroismo e passione: Il Turco, la nuova serie evento con protagonista Can Yaman, arriva in prima serata su Canale 5 a partire da martedì 8 aprile. Un progetto ambizioso, girato in lingua inglese e pronto a conquistare il pubblico, forte di un cast internazionale, sei mesi di riprese e un budget da 28 milioni di dollari.

Composta da sei episodi da 45 minuti ciascuno, la serie verrà trasmessa in due prime serate, l’8 e il 15 aprile, e sarà poi disponibile in esclusiva su Mediaset Infinity, gratuitamente, dal 16 al 22 aprile. I primi minuti sono già accessibili in anteprima sulla piattaforma dal 3 aprile.

Can Yaman interpreta Hasan Balaban, un ufficiale d’élite dell’Impero Ottomano durante il secondo assedio di Vienna (1683), che, creduto traditore, viene condannato a morte. Ferito e in fuga, trova rifugio a Moena, un piccolo villaggio tra le Dolomiti, dove viene curato dagli abitanti e lentamente si trasforma in un simbolo della resistenza contro i soprusi dei signori locali. L’arrivo di Hasan segna l’inizio di una rivolta popolare e di una rinascita personale, in una narrazione che fonde dramma storico, azione e romanticismo. Accanto a lui, Gloria (Greta Ferro), giovane donna forte e indipendente, con cui Hasan vivrà una relazione intensa e tormentata, sullo sfondo di una società divisa tra diffidenza e speranza.

Il cast della miniserie è guidato da Can Yaman, tra gli attori turchi più amati dal pubblico italiano, che interpreta il protagonista Hasan, un giannizzero ottomano sopravvissuto a una condanna a morte durante l’assedio di Vienna. Accanto a lui, l’attrice italiana Greta Ferro veste i panni di Gloria, una giovane del villaggio di Moena che riesce a salvarlo.

Completano il cast: Will Kemp, nel ruolo di Marco Benedetti, un uomo originario di Vicenza dal passato enigmatico, stratega brillante e abile manipolatore; l’attore irlandese Kieran Reylly che presta il volto a Skelettwolf, un guerriero crudele e temuto per la sua spietatezza; infine, Magnus Samuelsson, nei panni di Gunther, un combattente formidabile noto per la sua forza eccezionale e la sua incrollabile lealtà.

La regia della miniserie è firmata da Uluç Bayraktar, con una sceneggiatura scritta da Kerem Deren e Çişil Hazal Tenim. La produzione è a cura di Ay Yapım, mentre la distribuzione internazionale è affidata a Madd Entertainment.

«Quando ho letto la sceneggiatura, mi sono davvero emozionato. Era un racconto epico e coinvolgente», racconta Yaman. L’attore, che ha già conquistato il pubblico italiano con Bitter Sweet, Mr. Wrong, Che Dio ci Aiuti e la serie Viola come il Mare, ha affrontato per questo ruolo la sua sfida più impegnativa: un addestramento in stile Marines, senza l’uso di armi reali, ma con ore quotidiane dedicate a combattimento, equitazione e intensa preparazione fisica.

«Dormivo due ore a notte, poi passavo sei ore ad allenarmi. Ho vissuto da atleta. Anche per montare a cavallo ho dovuto prima capirne la psicologia: non è solo una comparsa, è un co-protagonista», ha dichiarato. Il set, allestito prevalentemente a Budapest, ha richiesto una ricostruzione storica rigorosa, supportata da costumi firmati da Carlo Poggioli, già collaboratore di Sorrentino ne The Young Pope.

Il Turco si ispira all’omonimo romanzo di Orhan Yeniaras e a una leggenda realmente esistente nella cultura popolare di Moena, dove ancora oggi si celebra la figura di un “turco buono” con una statua-fontana raffigurante un giannizzero ottomano. Ogni agosto, durante il carnevale, i moenesi indossano abiti tradizionali turchi e sventolano bandiere con mezzaluna e stella, a testimonianza di un’eredità simbolica e culturale che sopravvive nel tempo.

Un racconto epico per un pubblico moderno, tra battaglie spettacolari, atmosfere cupe e romantiche, supportato da personaggi carismatici e temi universali come il riscatto, il pregiudizio e la libertà: Il Turco si propone come uno dei titoli più ambiziosi della stagione televisiva. Con Can Yaman al centro di un turbine di emozioni e conflitti, la serie è pronta a raccontare la grande avventura di Hasan Balaban, un eroe “perduto” nella storia che torna ora alla ribalta attraverso questo kolossal, pronto a catturare il cuore degli spettatori italiani e non solo. Appuntamento su Canale 5 l’8 aprile: la leggenda di Balaban sta per cominciare.

Il turco, anticipazioni prima puntata 8 aprile

Accusato ingiustamente della morte dei suoi uomini in battaglia, il valoroso ufficiale turco Balaban è costretto a fuggire per dimostrare la sua innocenza. Ferito durante la fuga, trova rifugio a Moena, in Italia, dove viene soccorso da Gloria, donna considerata una strega dai suoi concittadini. Anche se Gloria cura le ferite di Balaban, il suo pregiudizio verso i turchi, che ritiene barbari, la spinge a sperare che l’uomo lasci presto il villaggio. Tuttavia, Balaban ha altri piani, soprattutto quando scopre che gli uomini sulle sue tracce sono legati al complotto ordito dal suo fratellastro Mete, ora noto come Marco Benedetti di Vicenza, signore e padrone del villaggio di Gloria.

Marco Benedetti, sempre più potente grazie al cavalierato, intensifica la caccia a Balaban. Nel frattempo, per via della sua nomea di strega, Gloria si vede negare il diritto di seppellire nel cimitero del borgo il figlio Topo, ucciso dai soldati di Marco. Quest’ultimo cerca di consolidare la sua posizione chiedendo la mano di Diana, figlia di Francesco. Nonostante il rifiuto paterno, Diana e Marco continuano a frequentarsi in segreto. Parallelamente, tra Balaban e Gloria nasce una passione travolgente che li avvicina sempre più. Tuttavia, Gloria fa una scelta estrema: si consegna al Gran Inquisitore nel tentativo di salvare il villaggio, seguendo le orme della sua antenata. Per liberarla, Balaban affronta Marco in un confronto che promette di essere solo l’inizio di una battaglia decisiva.

Dopo essere stato estromesso dal consiglio di Moena, Gunther realizza che Gloria è in pericolo e decide di raggiungerla. Qui incontra anche Balaban, che gli rivela la gravità della situazione: Marco ha accampato il suo esercito alle porte del villaggio e Moena rischia di essere distrutta. Quando Rudolph si presenta davanti a Marco per implorare clemenza e viene brutalmente ucciso sotto gli occhi degli abitanti, la comunità finalmente decide di reagire. Gunther, Balaban e Gloria riescono a convincere il villaggio a unirsi alla lotta, trovando anche alleati tra i turchi guidati da Hasan, pronti a schierarsi al loro fianco. Seguici su Instagram.