Un Posto al Sole, Benedetta Valanzano a Tv Soap: “La positività di Valeria è una maschera, si è dovuta far forza per andare avanti”

Benedetta Valanzano è Valeria Paciello a Un posto al sole (foto RAI)
Benedetta Valanzano è Valeria Paciello a Un posto al sole (foto RAI)

È tornata a far parte del cast di Un Posto al Sole dopo 14 anni di assenza e, fin da subito, si è riavvicinata all’ex fidanzato Niko Poggi (Luca Turco), con il quale ha vissuto una travagliata storia d’amore. Il personaggio è quello di Valeria Paciello, interpretato da Benedetta Valanzano, felice di essersi nuovamente riunita al cast della soap partenopea di Rai 3.

Di tae ritorno abbiamo parlato in questa intervista, dove Benedetta ci ha confidato anche perché, dal suo punto di vista, il pubblico ce l’ha così tanto con la sua Valeria. Ecco che cosa ci ha detto.

Un Posto al Sole, intervista a Benedetta Valanzano (Valeria Paciello)

Benedetta, benvenuta su Tv Soap. Che cosa ci puoi dire di Valeria, il personaggio che interpreti?

Parto col dire che mi piace tanto interpretare Valeria perché i personaggi lontani da quello che siamo nella realtà, per noi attori, sono molto molto divertenti. Inoltre, nell’aspetto Valeria è un personaggio molto esuberante. Ci tiene tanto al look, mette in risalto la sua femminilità. Io lo faccio solo in poche occasioni. Lei invece lo fa quotidianamente.

Immagino tu non possa dirci tanto di quello che le succederà in futuro…

Vorrei saperlo anch’io, sono molto curiosa. Non è che non voglio raccontarvi qualcosa. Veramente non lo so, però da lei ci si può aspettare un po’ tutto.

Dal tuo punto di vista cosa piace oppure no al pubblico di Valeria?

Credo che il pubblico porti molto rancore nei confronti di Valeria. La stanno additando come un personaggio manipolatore, però fino ad ora non è che sia successo qualcosa di così sconvolgente. Dicono tutti che nasconde qualcosa, ma forse nasconde le sue fragilità perché ricordiamo che Valeria ha un passato da ragazza madre.

Ha dovuto dare al figlio un’adozione, ma la cosa peggiore è che fu vittima di un’aggressione da parte di un suo ex fidanzato, a tal punto da non poter avere più figli. Credo che per una donna superare tutto ciò è difficile. La positività che mostra Valeria è sicuramente una maschera; si è dovuta far forza per andare avanti. Un po’ mi dispiace che il pubblico non abbia capito queste sfumature, bisogna conoscere le persone fino in fondo per giudicarle. Non bisogna mai fermarsi alle apparenze.

A che cosa si deve l’enorme successo della soap?

Un Posto al Sole è un prodotto che segue la quotidianità delle persone, anche con tematiche di attualità. Poi ci sono delle colonne portanti come Patrizio Rispo, Marzio Honorato, Marina Giulia Cavalli, Riccardo Polizzy Carbonelli, Nina Soldano,  Marina Tagliaferri. Il pubblico è tanto affezionato a loro.

Parlando un po’ di te. Quando hai cominciato ad appassionarti alla recitazione?

Ho iniziato ad appassionarmi alla recitazione quando ero al liceo. Ho frequentato l’Istituto d’arte a San Leucio. Ero in una classe tutta al femminile, ma non ho avuto un buon approccio con le mie compagne di classe. Sono stata anche un po’ vittima di bullismo perché io ero la più piccola.  Inoltre, i miei genitori insegnavano, quindi per loro appartenevo a una classe sociale superiore.

A me piaceva la mia scuola; l’ho scelta perché volevo studiare l’arte anche in modo molto applicato e, quindi, me ne fregavo anche se loro non entravano. Ero sempre pronta a stare lì; era un ambiente nel quale stavo bene perché ero a contatto per 6-7 ore al giorno con quello che mi piaceva fare, cioè disegnare. Loro mi chiamavano secchiona, sgobbona… insomma, tutte queste “belle cose” così e, ovviamente, mi isolavano.

Non avevo quindi un giro di amicizie e mi sono avvicinata al teatro proprio per cercare un gruppo di nuove conoscenze. In questo laboratorio teatrale, che tutt’ora c’è ed è la Mansarda di Caserta, mi sono appassionata alla recitazione. La prima volta che sono salita sul palcoscenico mi sono sentita proprio grande, fisicamente presente. E per me ha rappresentato una vera svolta.

Hai ancora un sogno nel cassetto da realizzare?

Ma sì, non bisogna mai smettere di sognare. Uno l’ho realizzato: il mio laboratorio teatrale per bambini dai 4 ai 10 anni che si chiama Il mondo ai piccoli e collabora con l’omonima scuola dell’infanzia. Questo per me è stato un grande sogno realizzato.

C’è un regista o un attore con cui vorresti lavorare in futuro?

Ce ne sono tanti.  Vorrei tanto tornare di nuovo a teatro con Vincenzo Salemme. È lui che mi ha battezzato, con L’astice al veleno, a 25 anni. Dopo Ballando con le Stelle, feci questo provino con lui. Mi ha scelto per 250 repliche come protagonista femminile. Ho iniziato col botto, ma mi piacerebbe tanto lavorare di nuovo con lui, soprattutto a teatro perché è davvero geniale.

A quale personaggio, tra quelli interpretati, ti senti maggiormente affezionata?

Valeria è uno di quelli che mi porto tanto nel cuore. L’ho coccolata per 14 anni. Era un sogno nel cassetto, che è stato riaperto, quello di ritornare nei panni di Valeria. Comunque sia, sono affezionata a tutti i miei personaggi.

Ci sono altri progetti dei quali puoi parlarci?

Oltre al laboratorio teatrale per bambini, ritorno in radio con Lillo e Greg nel programma 610. Lillo mi ha di nuovo confermata per questa stagione.

Tre aggettivi per descriverti?

Malinconica, ogni tanto determinata e sognatrice. Nella vita di tutti i giorni sono sicuramente una mamma, quindi cerco di fare un lavoro su me stessa per mia figlia. Sono una persona molto pratica. Se c’è una cosa che ho di simile a  Valeria è il fatto che, se posso, anche io compro d’asporto. Non sushi, ma qualche contorno. Mangio tanta verdura. A volte non ho il tempo di pulirla e cucinarla e, piuttosto che comprarla surgelata, me la faccio cucinare in gastronomia.

C’è una città italiana alla quale sei maggiormente legata?

Roma sicuramente, perché li è nata Anita. In generale, ho girato tutta l’Italia, appunto con le tournée, ma forse no… Non c’è davvero una città alla quale mi sento più legata.

Hobby e passioni?

Attualmente sto studiando per i bambini la pedagogia teatrale. Amo inoltre cantare e studio ancora il canto.

Cosa fai quando hai un po’ di tempo libero per te? Passi tanto tempo sui social?

Vado a fare un massaggio dal mio fisioterapista. Il rapporto che ho con i social è un po’ pigro, nel senso che non sto lì sempre a pubblicare. So che dovrei farlo di più, però rispondo singolarmente a chi mi scrive. Ogni tanto accumulo dei ritardi con le persone, proprio perché rispondo a ciascuno, ma sono una persona molto accogliente e questo mi piace. Seguici su Instagram.

Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione