Da stasera, lunedì 28 ottobre, Rai 1 darà il via alla seconda stagione de I casi di Teresa Battaglia con Ninfa dormiente, sequel del fortunato thriller Fiori sopra l’inferno, tratto dai romanzi di Ilaria Tuti. Questo secondo capitolo, prodotto da Publispei, promette di approfondire le complessità e i misteri che caratterizzano le indagini della protagonista, interpretata da Elena Sofia Ricci.
Ambientata nelle suggestive montagne della Val Resia, la serie si apre con il ritrovamento del corpo di Marta Trevisan, una giovane poliziotta il cui apparente suicidio nasconde una verità ben più oscura. Teresa Battaglia, dotata di un acume straordinario e di una profonda empatia, non si lascia ingannare dalle apparenze. Convinta che la morte di Marta sia un omicidio mascherato, si immerge in una spirale di misteri che la porterà a scoprire legami inquietanti con un quadro perduto nel tempo: la Ninfa Dormiente, un ritratto di una donna il cui destino è avvolto nell’ombra.
La trama si arricchisce di tensione e intrighi mentre Teresa, confrontandosi con la sua personale battaglia contro l’Alzheimer, cerca di mettere insieme i pezzi di un puzzle che si fa sempre più complesso. Le domande si accumulano: chi era realmente Marta? Qual è il segreto dietro il ritratto sanguinario che ha trovato? L’indagine non è solo un viaggio alla ricerca della verità, ma anche un’opportunità per esplorare il passato e i traumi che segnano i personaggi.
La serie non sarebbe la stessa senza il suo cast ricco e variegato. Gianluca Gobbi, Giuseppe Spata, Fausto Maria Sciarappa e molti altri attori contribuiscono a rendere viva l’atmosfera tesa e coinvolgente. Kiko Rosati, il regista, ha dichiarato: “Lavorare con un cast così talentuoso è stato un privilegio. Elena Sofia, in particolare, ha portato una magia unica sul set, trasformando ogni scena in un’esperienza emozionante”. Le dinamiche tra i personaggi, in particolare tra Teresa e il giovane ispettore Massimo Marini (Spata), rivelano tensioni ma anche un profondo legame di affetto.
Il personaggio di Teresa Battaglia è una figura complessa e affascinante, descritta dalla scrittrice come “una donna normale, imperfetta ma determinata”, che si distingue per la sua empatia e la capacità di trasformare il dolore in un impulso a cercare giustizia per le vittime. La sua lotta contro l’Alzheimer offre uno spunto di riflessione importante sulla malattia e sullo stigma sociale ad essa legato. Tuti ha sottolineato anche l’importanza di rappresentare la malattia in modo sensibile, per far sentire le famiglie coinvolte un po’ meno sole.
La storia di Teresa Battaglia prosegue dunque con un secondo atto ricco di mistero, emozione e introspezione psicologica, un mix vincente che non solo metterà nuovamente alla prova l’abilità di Teresa di affrontare le tenebre che la circondano, sia nel lavoro che nella vita personale, ma sfiderà anche il pubblico in tre puntate avvincenti, invitandolo a immergersi in un intricato gioco di indagini e rivelazioni che garantiranno di tenerlo con il fiato sospeso. Seguici su Instagram.