Il Dottor Alì: intervista a Taner Ölmez

Taner Ölmez / Il dottor Alì
Taner Ölmez / Il dottor Alì

È il reboot turco di The Good Doctor, ma ormai da mesi sta regalando ascolti e soddisfazioni a Real Time. Parliamo de Il Dottor Alì, dizi turca che ha reso l’attore Taner Ölmez una vera e propria star internazionale, grazie al ruolo di Alì Vefa, il medico affetto da autismo protagonista della storia, interpretato nella serie Usa da Freddie Highmore.

Noi di Tv Soap abbiamo avuto modo di porre qualche domanda a Taner. Ecco che cosa ci ha raccontato.

Il Dottor Alì: intervista a Taner Ölmez (Alì Vefa)

Ciao Taner, cosa pensi di Alì? È un personaggio che ti piace?

Come potrebbe non piacermi? Innanzitutto, come già sapete, Alì è un giovane autistico, che si è laureato in medicina pur avendo avuto una vita e una crescita piuttosto difficile. È un genio, ma nonostante ciò il suo disturbo gli porta molte difficoltà quando deve comunicare con le persone. Il suo sogno più grande resta quello di diventare, un giorno, un grande chirurgo. Tutte caratteristiche che mi hanno colpito e mi piacciono.

Sento di essere grato a lui perché, oltre a fare parte di un progetto molto importante nella mia carriera, mi dà modo di parlare di un problema molto delicato: l’autismo. E noi abbiamo una grande responsabilità nel rappresentare l’autismo, dobbiamo trattarlo con la giusta sensibilità.

Entriamo un po’ nello specifico del disturbo di cui soffre Alì…

È affetto dalla sindrome di Savant, ossia una condizione rara in cui persone con disabilità mentale e cognitiva presentano capacità al di sopra della media. Ciò permette ad Alì di vedere cose che nessun altro vede, con delle abilità che raggiungono dei livelli eccezionali, nonostante i disturbi dello spettro autistico dai quali è affetto.

È stato difficile calarsi nei suoi panni?

Faccio una premessa: sono un tipo che ama le sfide. Detto ciò, portare in scena un medico è sempre difficile e dunque all’inizio è stato davvero complicato. Anche per evolvermi come attore, ho lavorato duramente su questo ruolo. Tre mesi prima di andare sul set, ho visitato un paio di centri per l’autismo e ho incontrato bambini con la stessa sindrome, parlato con i loro genitori. Inoltre, ho letto molti libri e guardato film sul disturbo. Cosa che mi ha permesso di sentirmi a mio agio nel ruolo di Alì quando effettivamente l’ho portato in scena.

Cosa pensi del grande successo che sta avendo il Dottor Alì  in tutto il mondo?

La gente ama Ali Vefa. Lo spettacolo è popolare in tutte le fasce d’età, dai bambini agli anziani. La serie sta davvero battendo ogni record. Ciò ha innescato amore e attenzione verso di me come persona e attore; questo mi lusinga, mi rende felice. Non avevo la certezza del successo della serie, ma ci speravo; dietro le quinte abbiamo un team che ama ciò che fa. Ho sempre saputo che stavamo realizzando qualcosa di speciale.

Chi è Taner nella vita di tutti i giorni? Cosa ama fare nel tempo libero?

Mi dedico alla musica, che è la mia più grande passione. Non manca però il tempo per stare con i miei cari e con la mia famiglia. Seguici su Instagram.

Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione