È da tanti anni Carter Walton, l’amatissimo avvocato di Beautiful che ha conquistato diverse donne della soap. Un ruolo al quale Lawrence Saint-Victor è molto affezionato e che ha la possibilità di sviluppare pure attraverso le sceneggiature, visto che fa parte anche del team di scrittura della serie ideata da Bradley Bell. Di tutti questi aspetti abbiamo parlato con lui nell’intervista che ha concesso al nostro sito.
Beautiful: Tv Soap intervista Lawrence Saint-Victor (Carter Walton)
Lawrence, benvenuto su Tv Soap. Negli ultimi anni, Carter ha avuto diverse donne: Quinn, Zoe e Katie sono solo alcune di loro. C’è stato un momento nel quale hai pensato, tra tutte queste relazioni, che Carter stava per avere una svolta?
Sicuramente nel momento in cui Bradley mi ha confessato che stava pensando di formare la coppia tra Carter e Quinn (Rena Sofer). Lì ho pensato che il personaggio sarebbe dovuto cambiare, esattamente come quello di Quinn.
Mi è piaciuto tanto costruire la chimica di coppia con Rena, perché era quella tra due personaggi che si sono presi e allontanati diverse volte. Abbiamo lavorato davvero bene insieme. Facevamo le prove prima di andare sul set e si è formata tra di noi un’amicizia davvero forte. Ci siamo fidati l’uno dell’altra e penso che questo si sia visto anche sullo schermo. È nata un’intesa reale, mi sono sentito davvero al sicuro a lavorare con Rena.
Siamo stati fortunati. Con Kiara Barnes, ad esempio, abbiamo avuto maggiori difficoltà perché la relazione tra Zoe e Carter è stata girata durante il periodo Covid. Dovevamo dunque mostrare vicinanza tra di noi pur essendo lontani fisicamente. Un compito non facile.
C’è un personaggio che ti piacerebbe interpretare al di là di quello di Carter?
Sicuramente Bill, perché è un cattivo vero e non si vergogna di esserlo. Quando entra in una scena, non sai mai cosa può succedere. Esattamente come accade con Sheila.
Fai anche parte del team di sceneggiatori della serie. Ti è mai capitato di cambiare qualcosa in corsa?
Sai cos’è? Quando scrivi qualcosa a casa, al computer, ti fa un effetto, quando poi la vedi portata in scena, con la voce degli stessi attori, te ne fa un altro. E quindi pensi che forse sarebbe potuto essere diverso. E questo mi capita pure per Carter, che interpreto io stesso. E mi capita di cambiare qualcosa, lo ammetto.
In ogni caso, siamo circa sette scrittori e scriviamo per ciascuna trama. Riceviamo una trama degli episodi in questione, fatti da Bell e dal suo team, e a noi spetta creare i dialoghi. E se mi capitano episodi collegati a cose successe tanti anni fa cerco di non fare errori, andando ad informarmi e rivedendo gli episodi passati della soap, in modo tale che ci sia la giusta continuità senza alcuna contraddizione o incongruenza. Cose che in una soap che dura da 37 anni possono capitare.
Quando è nata la tua passione per la scrittura?
In realtà mi è sempre piaciuto scrivere. Bell ha notato questa mi attenzione per le storie e i personaggi, motivo per cui un giorno mi ha chiesto se volessi scrivere un episodio di Beautiful. Ho accettato e, per me, Bradley è stato un mentore meraviglioso.
Hai fatto parte anche del cast di Sentieri. Che ricordi hai di quel periodo?
Ho amato il set di Sentieri. Ricordo ancora l’ultimo giorno di riprese, dove tutti quanti ci siamo riuniti insieme per fare un barbecue. Era come se non volessimo lasciarci: tra noi si era creato un sentimento d’amore, di famiglia. Sarò sempre legato a Sentieri. Ancora oggi mi capita di sentirmi con i miei vecchi colleghi, tra cui cito Karla Mosley, che ha fatto parte anche del cast di Beautiful. Seguici su Instagram.
Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione