La vita di una delle figure femminili più rilevanti nella storia del nostro Paese è raccontata nel film per la tv “Margherita delle stelle”, in onda questa sera su Rai 1. Un racconto che mette in risalto il forte desiderio di autonomia e la fervente curiosità di Margherita Hack, concentrandosi sulla formazione, inclusa quella familiare, di una donna che ha vissuto una vita densa di sorprese.
Margherita Hack, interpretata da Cristiana Capotondi, incarna l’essenza di una bambina comune che, con un colpo di fortuna avvenuto qualche generazione prima, ha avuto la possibilità di crescere sotto l’insegnamento di genitori che le hanno trasmesso i principi fondamentali della libertà, della parità, del legame con la natura e dell’insaziabile curiosità.
Margherita pedala tra le campagne fiorentine, sfrecciando in bicicletta con i capelli al vento, abbigliata in modo comodo e manifestando una naturale inclinazione all’indipendenza. Nella sua trasformazione da adolescente a liceale durante il ventennio fascista, Margherita segue l’istinto e difende la sua insegnante ebrea, correndo il rischio di essere espulsa dai licei italiani per la sua opposizione a una discriminazione ingiusta.
È la giovane che disprezza le tendenze del momento, ignora il giudizio altrui e preferisce lo sport e le escursioni in bicicletta alle feste mondane. Insieme ad Aldo, suo amico d’infanzia e poi compagno di vita, costruisce un matrimonio su misura, sfidando convenzioni e tradizioni, optando per lunghe conversazioni sotto le stelle e la condivisione della scelta di privilegiare la libertà rispetto alla conformità familiare. L’adolescente si trasforma infine in una giovane donna innamorata dell’universo stellato, riuscendo a emergere in un mondo dominato da uomini, nonostante le convenzioni e i limiti imposti alle aspirazioni femminili.
Ancora una volta, la sua straordinarietà trova radice nella vera libertà e nella sua curiosità innata ed inesauribile, attributi che la collocano come una ricercatrice eccezionale. Dopo un decennio presso il Centro Astronomico di Merate, dove ha fronteggiato le complessità aristocratiche del panorama accademico italiano, la Hack raggiunge finalmente il culmine diventando la prima direttrice dell’Osservatorio Astronomico di Trieste. Da lì, intraprende il suo viaggio pluriennale tra le intricate vie del cosmo, mantenendo costantemente lo sguardo rivolto verso l’alto.
Il cast, diretto da Giulio Base e guidato da Cristiana Capotondi, vanta numerosi attori noti al pubblico della rete. Flavio Parenti interpreta Aldo De Rosa, l’amico d’infanzia di Margherita, che diventa poi il suo compagno e fervente sostenitore una volta ritornato a Firenze.
Cesare Bocci assume il ruolo di Roberto Hack, il brillante e moderno padre di Margherita, caratterizzato soprattutto da una gentilezza e comprensione paternali. Roberto, teosofo e vegetariano, si distingue per la sua avanzata mentalità, riuscendo a comprendere appieno le esigenze di sua figlia. Sandra Ceccarelli interpreta Maria Luisa Poggesi Hack, la madre di Margherita, una donna semplice e forte, legata al marito da un profondo legame basato sulla libertà di espressione e il rispetto per il prossimo. Giulia Battistini è invece Betty, una bambina borghese di origini americane che incontra Margherita ai giardini del Bobolino e diventa subito sua amica. È sempre Betty a spronare Margherita a iscriversi alla facoltà di fisica, gioendo per ogni suo successo accademico.
Monica Zapelli e Cosetta Lagani sono le autrici del soggetto del film, mentre la sceneggiatura è stata elaborata da Zapelli in collaborazione con Federico Taddia. La storia si ispira liberamente al libro “Nove vite come i gatti”, co-scritto da Margherita Hack e Taddia. La produzione è curata da Minerva Pictures e Rai Fiction. Seguici su Instagram.