Dà il volto ormai da diverso tempo all’infermiera Ada, dapprima una ragazza rigida che poi si è scoperta pian piano e ha anche avuto una storia con Nunzio (Vladimir Randazzo). Un’esperienza, quella sul set di Un Posto al Sole, che sta mettendo in luce la giovane attrice Annalisa Pennino, che abbiamo incontrato al Galà del Cinema e della Fiction in Campania. Ecco che cosa ci ha detto.
Un Posto al Sole, intervista ad Annalisa Pennino (Ada)
Ciao Annalisa, parliamo di Ada. Che bilancio fai del personaggio che interpreti?
All’inizio, Ada era una persona molto rigida e attenta al lavoro. In seguito c’è stata una crescita e si è innamorata di Nunzio, che le piaceva tantissimo. Ed ha avuto luogo questa breve storia d’amore con Nunzio. Al tempo stesso, si è sviluppato ulteriormente anche il legame con Rossella (Giorgia Gianetiempo). Da colleghe sono diventate molto amiche, si confidano.
È bello anche all’interno dell’ospedale lavorare con dei colleghi molto carini e disponibili. Sono contenta perché tutto sommato Ada sta crescendo.
Qual è stata fino ad ora la scena più difficile che hai girato?
Sicuramente quella con Lara (Chiara Conti), quando ha messo del veleno nel biberon del bambino (che Ada ha portato). Mi ha colpito quella scena perché è stata molto difficile da interpretare.
Io di solito intervengo in ospedale quando ci sono degli eventi un po’ più traumatici e brutti. Comunque sia, lavorare con i miei colleghi è sempre una bella esperienza. Sul set c’è sintonia, ci vogliamo bene.
Ti fa piacere fare parte del cast di Un Posto al Sole?
Assolutamente, per me Un Posto al Sole è una vera e propria famiglia. Ho iniziato a lavorare lì e sto crescendo. Far parte di questo gruppo, per me, è importantissimo. Entrare la sera nelle famiglie mi dà modo di ricevere anche tanti feedback. Una persona mi ha anche scritto che mi vede come una sorella. E questa è una vera emozione.
Che cosa ti piace fare nel tempo libero?
Il tempo libero lo uso soprattutto per studiare. Sto studiando ancora recitazione, ma un’altra mia passione è il pianoforte classico. È cinque anni che studio.
E la passione per la recitazione, invece, quando è nata?
Fin da quando ero una bambina. Ma prima mi sono dedicata allo studio. La passione per la recitazione, che era una cosa che mi mancava, l’ho coltivata dopo la laurea.
Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione