Il 3 gennaio 1954, negli studi Rai di Torino, si accende la scintilla della televisione: un momento epocale celebrato e rivissuto nel film tv “La luce nella masseria”, in onda domenica 7 gennaio su Rai1. Trasportandoci a Matera negli anni ’60, ci troviamo di fronte allo scontro tra il progresso moderno e la radicata civiltà contadina, con conseguenti profonde ripercussioni sul tessuto delle relazioni sociali e interpersonali.
La storia si sviluppa attorno alla famiglia Rondinone, proprietaria di una masseria nei dintorni della città dei Sassi. Numerosa e unita, la famiglia ha sempre affrontato con determinazione le avversità della vita. Nonostante la loro esistenza difficile, per l’undicenne Pinuccio è intrisa di sogni, come quello di possedere un televisore, un lusso accessibile a pochi nel 1962. Con ingegno, Pinuccio si improvvisa costruttore di televisori, utilizzando i resti di un apparecchio rotto e imitando i conduttori dell’epoca.
La trama è narrata dalla prospettiva di Pinuccio, diventando la guida attraverso gli eventi che coinvolgono la famiglia Rondinone, con particolare attenzione a suo zio Vincenzo, un eroe agli occhi del giovane, e alla ragazza innamorata di lui. In mezzo a avversità, conflitti e disgregazione dei legami familiari, sarà la televisione a riunire la famiglia e a far riscoprire il valore delle relazioni umane.
Attraverso il coinvolgimento nell’imperdibile “Canzonissima” dell’epoca, i legami si rimendano e la comunità ritrova la coesione. Nel cast, spiccano nomi come Domenico Diele, Aurora Ruffino e il giovane Giovanni Limite.