Lo stiamo vedendo ormai da diverso tempo nei panni di Costabile Altieri, una delle new entry che ha incuriosito maggiormente il pubblico di Un Posto al Sole, in primis grazie alla sua vicinanza con Manuela (Gina Amarante). Ad interpretare il personaggio c’è Antonio Fiore, che noi di Tv Soap abbiamo incontrato per fargli qualche domanda. Ecco che cosa ci ha raccontato.
Un Posto al Sole, intervista ad Antonio Fiore (Costabile)
Ciao Antonio, benvenuto su Tv Soap. Da qualche mese ti stiamo vedendo in Un Posto al Sole nei panni di Costabile. Che cosa ti piace di questo personaggio?
Parto col dire che, dal mio punto di vista, Costabile è un tipo giusto, che oltre ad emanare positività e sicurezza è un uomo molto centrato che sa quello che vuole e soprattutto in che modo prenderselo. Nonostante il lavoro umile che svolge, è fascinoso, non si tira mai indietro, è simpatico, dato che ha sempre la battuta pronta, ed è propositivo.
Che feedback stai ricevendo dal pubblico riguardo al personaggio di Costabile?
L’impressione è nettamente positiva. Costabile risulta piacevole, sveglio e con la battuta pronta. Diciamo che tiene testa al peperino di Manuela… e questo funziona!
A proposito di Manuela, che cosa ci puoi dire del rapporto che si sta creando tra Manuela e il tuo personaggio? Che cosa ci dobbiamo aspettare dal futuro?
Manuela sembra presa sempre più presa da Costabile, ma si sa come sono le donne. Quindi vedremo. Per ora il loro rapporto sta evolvendo, crescendo…
C’è un personaggio nella soap con il quale vorresti che Costabile interagisse di più?
Non uno in particolare, ma come ogni persona penso che anche lui abbia qualche lato più “oscuro”. Non mi dispiacerebbe esplorarlo, magari con qualche altro carattere tosto di Un posto al sole.
Parliamo un po’ di te. Quando hai cominciato ad appassionarti alla recitazione?
Considero un privilegio poter vivere per lavoro la vita di altri. Facendo l’attore puoi davvero assaporare più vite in una. Forse, come mi disse una volta a Londra Daniel Day Lewis, recitare permette di colmare, temporaneamente, quel vuoto che uno ha. Questa cosa penso valga per tutti quelli che vivono d’arte: dalla musica alla danza e così via. In fondo si cerca di colmare qualcosa ma il processo è asintotico; non ci si può permettere di sentirsi perfetti, l’imperfezione e la ricerca sono indispensabili per la performance.
Ritornando all’oggetto della domanda, ho cominciato a recitare con il corpo attraverso la danza. In seguito, ho deciso di studiare in una scuola di recitazione a Roma e, nel frattempo, guardavo tantissimi film di ogni genere, perché mi permettevano un esotismo che da ragazzo potevo immaginare solo con la pellicola.
Abbiamo citato la danza. Nel tuo passato c’è anche il talent Amici. Che ricordo hai di quella esperienza?
Amici è stato un bel periodo della mia vita. Un percorso sicuramente da fare a 19/20 anni, quando si è ancora acerbi. Perché così impari a gestire la paura, le novità e i tempi televisivi. Una bella palestra dove accumulare esperienza e maturità. A quell’età le possibilità che ti capitano ad Amici sono veramente uniche, poi è chiaro che ci devi mettere del tuo. Non è mica l’ufficio di collocamento!
Io ho avuto la fortuna negli anni a seguire di lavorare con loro sia a teatro, nel musical A Un passo dal Sogno, sia come professionista.
Al di là della recitazione, hai qualche altra passione?
Sono sempre stato attratto dalla fisica, dall’antica Grecia. Quindi vado in palestra per assicurarmi che le leggi newtoniane valgano ancora. Inoltre, giro in moto in off road e leggo storie di civiltà più evolute.
Cosa fai, invece, quando puoi concederti un po’ di tempo libero per te?
Faccio un giro in moto con gli amici, vedo un buon film, leggo qualcosa di tecnologico o di antico e desueto. Insomma, sto alla larga dal mainstream.
Che rapporto hai con i social e la gente che ti segue?
Molto rilassato, mi fa piacere se mi trovano interessante. Pubblico solo quando penso di avere qualcosa di interessante da dire, non ho tabelle né scheduling per aumentare la popolarità. Non ne sento minimamente il bisogno, non so neanche se mi segue mia madre!
Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione