Il suo corteggiamento a Irene Cipriani (Francesca del Fa) ha appassionato per mesi i telespettatori de Il Paradiso delle Signore, facendo sì che tutti quanti potessero appassionarsi a Alfredo Perico, il giovane magazziniere che porta in scena nella fiction daily di Rai 1.
Un ruolo che ha riportato Gabriele Anagni ogni giorno nelle case degli italiani, dopo il periodo trascorso anni fa nella soap Un Posto al Sole. Di queste esperienze abbiamo parlato con lui che, tra progetti futuri e aneddoti legati al Paradiso (e non solo), si è raccontato in questa intervista.
Il Paradiso delle Signore: intervista a Gabriele Anagni (Alfredo Perico)
Ciao Gabriele, benvenuto su Tv Soap. Quest’anno, Alfredo è ritornato a sorpresa al Paradiso, dopo essere stato guest nella quinta stagione. Quali sono gli aspetti che ti divertono di più e ti piacciono di lui?
Sicuramente Alfredo mi diverte per la sua goffaggine, che a volte maschera con una finta sicurezza di se stesso. È una cosa che appartiene anche a me come carattere. Alfredo non prende mai le cose veramente sul serio, ma grazie a ciò dice sempre quello che pensa e, a volte, delle assolute verità che non tutti dicono e non sono così spontanee. È un ragazzo davvero spontaneo.
Un’altra cosa che mi piace molto è che con Alfredo posso pure improvvisare. Mi capita di farlo quando sono sul set perché è il personaggio che me lo permette; ho tanta libertà in questo senso.
Quando si parla di Alfredo è impossibile non pensare ad Irene. Quest’anno l’ha corteggiata tantissimo: cosa pensi del loro rapporto, che alla fine si è concretizzato?
Penso che sia molto funzionale. Sia Irene e sia Alfredo sono due personaggi molto frizzanti e leggeri all’interno della soap. Insieme, chiaramente, creano un tipo di rapporto che è basato sul battibecco. Questa cosa da una parte toglie un po’ di passionalità e romanticismo, che è un elemento che sicuramente alla gente piace, ma dall’altra aggiunge una buona dose di divertimento. Irene e Alfredo hanno un lato ludico che, secondo me, è molto importante che ci sia all’interno di una soap.
Lato ludico che, probabilmente, aiuta anche a distinguere Irene e Alfredo rispetto magari ad altre coppie…
Esatto. Sono un po’ “battibeccosi” tra di loro. Non fanno altro che stuzzicarsi; lui ha un obiettivo, lei tira la corda e sta al gioco. Anche quando le cose vanno apparentemente bene, il loro rapporto è così.
Esatto. Mi veniva in mente la strategia inversa utilizzata di Alfredo, che ha appunto cominciato a non calcolare Irene per suscitare una sua reazione. È divertente provare questa tipologia di scene?
Sì, perché tra me e Francesca Del Fa c’è una bella amicizia. La conoscevo già da prima. Ci siamo incontrati per caso quando eravamo piccoli in un laboratorio a San Miniato, ma siamo sempre rimasti amici. Ci siamo rincontrati casualmente nel corso degli anni ed è rimasto un bel rapporto d’amicizia, che adesso è diventato ovviamente molto più importante perché comunque lavoriamo assieme. Ci divertiamo davvero molto insieme.
In generale, il divertimento c’è con tutti i componenti del set, ma a Francesca sono più legato per diversi motivi. Anche perché è la collega con cui condivido più scene nella soap!
Per quanto riguarda Irene e Alfredo, c’è una particolarità: i loro primi approcci sono stati raccontati nel libro L’estate delle veneri e non si sono visti in video. È stato difficile portare in scena quelle sensazioni che non avete girato come attori?
È difficile nella misura in cui non ci è dato molto materiale per farlo venire fuori. Potevano farci raccontare qualcosina di più; chiaramente io e Francesca ci siamo letti insieme il libro per capire che cosa era successo, ma quello che è stato scritto nella soap era chiaro ed era difficile metterci qualcosa di più per far capire al pubblico quello che era avvenuto tra Irene e Alfredo. Diciamo che l’abbiamo letto più per la nostra interpretazione che per i telespettatori in sé.
Alfredo è amico anche della venere Clara (Elvira Camarrone); è per lei una sorta di mentore, visto che le sta vicino anche per ciò che concerne lo sport…
L’amicizia tra Alfredo e Clara è molto delicata. Lui parla più volte di lei come la sorellina che non ha mai avuto, c’è un profondissimo affetto accompagnato da una stima reciproca. È chiaro, lo sapete, che Clara prova dei sentimenti, a differenza di Alfredo, ma tra di loro c’è un rapporto molto intenso e lo diventerà ancora di più andando avanti con la narrazione.
A livello di amicizie di Alfredo, possiamo sicuramente menzionare anche Vito Lamantia (Elia Tedesco) e Armando Ferraris (Pietro Genuardi), il suo capo…
Sì. Con Pietro Genuardi mi trovo davvero benissimo. Per me, all’interno del Paradiso, Pietro è stato davvero un mentore. Inizialmente giravo tantissimo con lui e continuo a farlo molto. È stato il primo che mi ha incitato a lasciarmi andare col personaggio, a dirmi di non avere paura di fare troppo. È stato un mio complice, ci siamo divertiti tantissimo. Alfredo è cresciuto anche in relazione ad Armando.
Con Elia, invece, è nata una bella complicità: siamo entrambi due nuove entrate all’interno del Paradiso, abbiamo più o meno la stessa età. I nostri personaggi tra l’altro hanno vissuto, seppur per dei motivi diversi, delle vere e proprie pene d’amore e si sono avvicinati.
Abbiamo già accennato che Alfredo è stato guest nella quinta stagione. Ti aspettavi di essere richiamato o consideravi il Paradiso un’esperienza conclusa?
La seconda; per me l’esperienza al Paradiso era conclusa perché quella di Alfredo doveva essere una piccola parte. È vero che a volte i personaggi possono ingrandirsi ma, dato che non sono stato richiamato per la stagione successiva, consideravo Alfredo come una cosa passata; ho pensato che non fosse piaciuto.
È stata quindi una sorpresa essere richiamato per entrare nella settima stagione. E sono stato felice della chiamata. Dopotutto si trattava di un ruolo da protagonista. Era un’occasione da non perdere e da sfruttare.
Che feedback hai da parte del pubblico su Alfredo? In questa stagione si è fatto conoscere meglio e sicuramente il pubblico ha un parere più ampio su di lui…
Il feedback mi sembra molto buono; non sono molto capace a cercare sui social le varie impressioni che si hanno. Ma da quello che vedo, sento e mi dicono i produttori, tutti hanno molto apprezzato il personaggio e il lavoro che ho fatto. Per questo, sono molto contento.
Non sei nuovo al genere soap, visto che in passato sei stato Claudio in Un Posto al Sole. È difficile adattarsi ai tempi veloci di ripresa della soap?
Sì, è difficile perché sono davvero dei ritmi molto serrati. Avendo già fatto Un Posto al Sole, come hai detto, conoscevo un pochino il metodo di lavoro. Chiaramente, il mio impegno a Il Paradiso delle Signore è più grosso rispetto alla soap in cui hi lavorato in precedenza. Qui ho “trottato” parecchio; certe volte è stato molto stancante e difficile ma è un giusto sacrificio che bisogna fare perché quello che ti dà in cambio è tanto. È tutto equo.
Sì, Alfredo è decisamente più ampio di Claudio, che viveva in funzione di un altro personaggio, che era quello di Sandro (Alessio Chiodini). Alfredo è invece un protagonista, si muove su più storyline e ti dà la possibilità di confrontarti con più venature del personaggio…
Esatto, è assolutamente così. Tra l’altro, Un Posto al Sole è più dispersivo come tipo di ambiente. Ci sono molti più personaggi, più storie, registi. È maggiormente caotico, a differenza del Paradiso che è più concentrato: ci sono meno personaggi, delle situazioni più chiare per certi versi. Ma ti devo dire che, ai tempi, anche con Claudio ho vissuto delle giornate impegnative. Anche se non così reiterate nel tempo.
Comunque in Un Posto al Sole ho sempre lavorato abbastanza poco. A Il Paradiso delle Signore sto invece sul set tutte le settimane per nove mesi.
Era proprio una tipologia di lavoro differente, insomma…
Proprio così: in Un Posto al Sole mi è capitato di girare quattordici scene in un giorno, mentre al Paradiso questo non succede e al massimo ne giri nove. Più o meno, il tempo che impieghi è sempre lo stesso; si sta in entrambi i casi nove ore sul set. Questo perché al Paradiso ci metti un po’ di più a girare una scena. La mole di lavoro è sempre la stessa, considerando che le scene del Paradiso durano maggiormente rispetto a quelle di Un Posto al Sole.
In ogni caso, ruolo piccolo a parte, Claudio è rimasto nella storia di Un Posto al Sole anche per la tematica che ha introdotto…
Sì, tutti lo ricordano. È stata una bella storia. Credo sia stata la prima storyline gay della soap, che ha fatto da preludio ad altre che poi sono arrivate. Claudio e Sandro sono stati i primi.
Ritornando al Paradiso, ti sei chiesto perché la soap piace così tanto al pubblico? Quali sono, dal tuo punto di vista, gli elementi che spingono le persone a sintonizzarsi su Rai 1 ogni giorno?
Per me ci sono un paio di elementi. Come prima cosa, ti dico che gran parte del pubblico ha vissuto gli anni ’60. Se li ricorda e vedere una cosa così quotidiana e semplice, che ripercorre gli eventi precisi che sono accaduti, sicuramente piace e dà una sensazione di nostalgia, di ricordo del passato.
La fiction è poi molto curata e leggera. Sono 35 minuti, ogni giorno, in cui ci sono storie simpatiche e interessanti.
Attualmente le riprese della soap sono ferme. Ti stai dedicando ad altri progetti in questo periodo?
Sto lavorando in teatro nello spettacolo La dolce ala della giovinezza, dove io ed Elena Sofia Ricci siamo i protagonisti. Stiamo portando questo spettacolo che si è incastrato, devo dire, con grande fortuna proprio nella pausa che ho nelle riprese. A giugno ricomincerò invece le riprese della prossima stagione del Paradiso.
È la prima volta che lavori con Elena Sofia Ricci o vi eravate già incontrati?
Lo spettacolo aveva già fatto una piccola tournée nel 2021, ma è stato più volte rimandato. Doveva cominciare nel 2020 e il Covid ha fatto sì che tutto slittasse di un anno. Si è quindi fatta una tournée più piccola rispetto a quella che doveva essere, perché c’era sempre la pandemia di mezzo. Adesso, nel 2022/2023, stiamo riuscendo a fare la tournée grossa e importante che doveva esserci nel 2020.
In ogni caso, per tornare alla tua domanda, prima di questo evento non avevo mai incontrato Elena Sofia Ricci. È una donna molto simpatica, ci troviamo molto bene insieme. Abbiamo un bellissimo rapporto, leggero e divertente.
En passant mi hai quindi confermato che Alfredo ci sarà nell’ottava stagione del Paradiso?
Sì, è ufficiale. Ho già firmato il contratto e non ci sono scaramanzie di mezzo!
Concludo con una domanda: come ti sei avvicinato alla recitazione? È una passione che hai sempre avuto o c’è stato un evento che ti ha fatto dire: “Beh voglio fare l’attore da grande”?
Entrambe le cose. Sono stati un po’ di piccoli eventi che mi hanno portato lentamente verso questo mondo, accompagnati però da una grande passione di base che nasce dal fatto che io ci sono nato in questo ambiente. Mio padre è un organizzatore teatrale da tutta la vita, ha lavorato con Gabriele Lavia per tantissimi anni. Sono dunque cresciuto fin da piccolissimo guardando le prove dei suoi spettacoli. È come se fossi nato sul palco.
Quando ho cominciato a studiare recitazione l’ho fatto per gioco e curiosità, ma mi sono trovato in un mondo che conoscevo e mi apparteneva. In seguito, ho deciso di fare le audizioni per le Accademie più importanti d’Italia e sono stato preso alla Silvio D’Amico. Da lì sono stato lanciato letteralmente dentro questo mondo e ho seguito il flusso per continuare.
Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione Seguici su Instagram.