È una delle veneri più apprezzate de Il Paradiso delle Signore, anche per il suo lato più irriverente, che la porta ad esprimere le sue opinioni “senza peli sulla lingua”. Parliamo di Irene Cipriani, interpretata fin dalla prima stagione daily di Francesca Del Fa, che abbiamo incontrato per voi sul set e al Gala del cinema e della fiction di Castellammare di Stabia. Ecco che cosa ci ha raccontato.
Il paradiso delle signore: Tv Soap intervista Francesca Del Fa (Irene Cipriani)
Ciao Francesca, benvenuta su Tv Soap. Partiamo da Irene. Sei contenta dell’evoluzione che sta avendo?
Sì, sono molto contenta della crescita del mio personaggio. Nella prima stagione, Irene è stata presentata come cinica e cattiva; era un personaggio bidimensionale. Nel tempo è cresciuta tanto, ha molte sfumature e si vede che pian piano sotto la scorza dura c’è dell’altro. E mi piace tantissimo questa cosa.
Sei una delle veneri storiche. Tra presente, passato e futuro, con quali attrici sei rimasta maggiormente in contatto? Con chi invece avresti voluto approfondire un’amicizia, ma non ne hai avuto modo, anche per quanto riguarda il tuo stesso personaggio?
Io, Francesca, ho un buon rapporto con tutte le attrici che hanno interpretato le ex veneri. Sono molto legata, tra tutte, a Mariavittoria Cozzella (Dora). Mi sarebbe piaciuto che il rapporto tra Irene e Dora crescesse di più, dato che erano già molto legate. Ammetto di sentire tanto la mancanza di Mariavittoria.
In ogni caso, tutte le veneri che vengono si sentono ben accolte. Non c’è mai stato nessuno, in generale, che non sia riuscito ad integrarsi nel nostro gruppo. Siamo molto accoglienti, ecco!
Il Paradiso delle Signore, in quanto prodotto giornaliero, è una palestra per voi giovani attori. Che cosa devi al Paradiso e chi ti ha insegnato qualcosa in più dei colleghi più esperti?
Tutti mi hanno insegnato qualcosa e il fatto di stare in un gruppo così affiatato mi ha fatto imparare tanto. Il Paradiso, come hai detto, è un grossissima palestra. Ci sono dei ritmi serrati, dunque non sarebbe possibile lavorare bene se non ci fosse una bella sintonia tra di noi.
Dal tuo punto di vista, a cosa si deve il successo del Paradiso?
Secondo me, il pubblico vede la spontaneità del nostro gruppo; traspare molto la nostra unione e il pubblico questo calore lo sente. E poi c’è l’atmosfera degli anni ’60, con il calore e la magia che porta dentro.
Se potessi descriverti con tre aggettivi, quali utilizzeresti?
Imbranata, simpatica e leale.
Un sogno nel cassetto? Qualcosa che ti piacerebbe fare oltre al Paradiso?
Sicuramente un film al cinema e, un domani, poter ritornare al teatro con un mio progetto.
Con la collaborazione di Roberto Mallò per MassMedia Comunicazione