Nel corso dell’ultima stagione di Una Vita, i telespettatori hanno imparato a conoscerla nel ruolo di Dori Navarro, l’infermiera che ha fatto nuovamente battere il cuore di Felipe Alvarez Hermoso (Marc Parejo). Parliamo dell’attrice Leonor Martin, che gli italiani conoscevano già anche per i ruoli di Cova in Fisica o Chimica e di Gregoria Casas ne Il Segreto.
Un’esperienza, quella nella soap iberica che sta per giungere a conclusione anche su Canale 5, che è piaciuta tanto a Leonor. Ecco che cosa ci ha raccontato in questa intervista concessa al nostro sito.
Una vita: Tv Soap intervista Leonor Martin (Dori)
Ciao Leonor, benvenuta su Tv Soap. Ti è piaciuto interpretare il personaggio di Dori?
Direi proprio di sì. Oltre che amichevole, divertente e professionale, penso che Dori sia una donna veramente favolosa. È sicuramente paziente, empatica e sempre pronta ad aiutare gli altri, cosa che l’ha resa un personaggio davvero bello da portare in scena. E poi credo che sia stata appassionante la sua storia d’amore con Felipe Alvarez Hermoso, interpretato da Marc Parejo con cui ho davvero un ottimo rapporto.
Ti sei sentita accolta dai compagni di set?
Assolutamente sì, fin dal primo giorno. Conoscevo varie persone tra i tecnici della soap, ma quasi nessuno dell’equipe artistica, a parte Jona Garcia, l’interprete di Jacinto. Io e lui facciamo parte della stessa agenzia, motivo per il quale è stato lui a presentarmi tutti quanti.
Quando La1 ha deciso di chiudere la soap, stavi girando da poco tempo. Come hai accolto questa notizia?
È stata una sorpresa per tutti quanti. La serie aveva dei buoni ascolti, sia in Spagna e sia in Italia. All’inizio ci sono rimasta male, anche se stavo lavorando a Una Vita soltanto da pochi mesi. Però è anche vero che in questo mestiere capita che i progetti finiscano, fa parte dei meccanismi televisivi.
Gli italiani ti ricordano anche per il ruolo di Gregoria Casas ne Il Segreto…
Quella con Il Segreto è stata senz’altro un’esperienza più dura rispetto a quella di Una Vita; era la prima volta che giravo una serie giornaliera, non ero abituata ai ritmi così serrati delle riprese. Però poco a poco, grazie anche ai consigli dei miei colleghi, ho capito come dovevo muovermi e ho impostato una sorta di routine per mantenere ben scanditi i vari ritmi. Sicuramente, l’atmosfera generale era buona e, nonostante la stanchezza, c’era sempre tempo per ridere e scherzare insieme.
E se ti dico Fisica o Chimica?
Lì ho interpretato Cova. Per me, è stata una scuola di recitazione: uno dei primi lavori che ho fatto come attrice e la migliore opportunità che ho avuto per imparare da altri attori e attrici che avevano più esperienza di me. Hanno insegnato a noi giovani il rispetto della professione.
A quali progetti ti stai dedicando in questo periodo?
Di recente, sono stata impegnata con la conduzione di un progetto di divulgazione culturale incentrato sull’architettura e la storia della Spagna. Si intitola Los Pilares del Tiempo e consiste in una serie di documentari, che andranno in onda su La2. Lì ho potuto unire le mie due grandi passioni: l’architettura e la recitazione.
A proposito della tua passione per la recitazione, quando hai deciso di fare l’attrice?
Avevo sedici anni. Sono entrata a far parte del gruppo di teatro del mio liceo e mi sono appassionata alla recitazione. L’anno successivo, nel corso di una cena, una direttrice mi ha proposto di partecipare ad un casting per una serie televisiva, che cercava appunto una ragazza con le mie caratteristiche. Dopo quella esperienza, mi sono iscritta ad un’agenzia e ho partecipato ad altri casting. E ho unito questa professione all’architettura.
con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione