Nel corso della settima stagione de Il Paradiso delle Signore, attualmente in onda dal lunedì al venerdì su Rai 1, il pubblico ha trovato un “nuovo” Marcello Barbieri, pronto a migliorarsi per tentare di fare nuovamente breccia nel cuore di Ludovica Brancia di Montalto (Giulia Arena).
Un percorso di cui abbiamo parlato con Pietro Masotti, che porta in scena Marcello da tre stagioni. Un’evoluzione di cui abbiamo parlato con lui, che abbiamo incontrato sia sul set a Roma e sia al Gala del cinema e della fiction di Castellammare di Stabia. Ecco che cosa ci ha raccontato.
Il paradiso delle signore: Tv Soap intervista Pietro Masotti (Marcello Barbieri)
Ciao Pietro, bentornato su Tv Soap. L’anno scorso eravamo rimasti con Marcello affranto che lasciava Ludovica. A settembre, invece, l’abbiamo trovato un po’ diverso…
Beh sì, Marcello ha senz’altro ripreso in mano la sua vita, cercando di darle una direzione e decidendo di non essere più in balia delle cose che gli accadono. Diciamo che, per certi versi, è più simile al Marcello che abbiamo visto nella prima stagione. Man mano le puntate andranno avanti, ritroveremo davvero molti aspetti del vecchio Barbieri.
Compresi anche i suoi lati più ribelli?
I lati più intraprendenti. Sarà più voglioso di creare delle cose nuove. La prima dimostrazione è il corso intensivo che ha fatto per migliorarsi, grazie ad Adelaide (Vanessa Gravina), al fine di essere più all’altezza di Ludovica. E Marcello continuerà ad avere molto a che fare con la Contessa. Forse riuscirà a sguazzare e a nuotare in quel mondo che per tanto tempo ha disprezzato e subito.
Nonostante tutto, immagino tu sia contento dell’evoluzione che ha avuto il personaggio, no?
Molto. È interessante portarlo in scena perché il suo percorso, giustamente, non è lineare. La vita di Marcello è fatta di alti e bassi, di momenti di ascese e di discese; quindi sono contento di tutto quello che ha già vissuto, anche perché ha davvero avuto un’evoluzione.
Sono inoltre entusiasta di quello che aspetta in futuro Marcello. Ovviamente, come capita a tutti nella vita reale, ci sono state anche le involuzioni. Ma è importante guardare il risultato finale, anche rispetto a come il Barbieri è partito. È passato prima dalla galera e dal gioco d’azzardo ma, negli anni, ha conquistato tanto. E adesso crescerà ancora di più. Il suo riscatto dal passato scomodo è un bel messaggio. Ed è anche un riferimento al periodo storico, al cosiddetto miracolo italiano.
Tra le tante che hanno visto per protagonista Marcello, qual è la storyline che ti è piaciuta maggiormente interpretare?
In realtà non ho preferenze. L’anno scorso c’è stato un periodo di stallo a livello di scrittura e lì mi sono divertito meno. Anche se dipendeva dall’economia della soap e degli intrecci. Capita, insomma, che una trama venga messa in standby rispetto alle altre. Quella fase è stata meno divertente per me, ma come sempre ho cercato di stimolarmi anche in quel contesto lì.
Cosa auguri a Marcello per il futuro?
Questa è una bella domanda. Gli auguro la realizzazione professionale e sentimentale!
In ogni caso, sei sempre molto contento di far parte de Il Paradiso delle Signore, no? Dal tuo punto di vista, a cosa si deve il costante e crescente successo della fiction?
Assolutamente sì, altrimenti non sarei ancora qui. Mi sento appagato da quello che sto facendo, sto cercando di vivere nel presente non proiettandomi troppo nel futuro; il mio sogno è fare bene ciò che mi viene richiesto per realizzarlo appieno.
Per quanto riguarda il successo della fiction, penso che ci siano davvero tante componenti. Sicuramente tirano gli anni ’60 perché una fascia di pubblico che ci segue è stata bambina in quegli anni e li ricorda con nostalgia. A livello di storie, si ha poi la capacità di tenere il pubblico incollato. Infine, secondo me, il terzo fattore è l’affiatamento del cast. Siamo legati tantissimo tra di noi. Quest’anno sto lavorando maggiormente con Vanessa Gravina; devo dire che mi trovo molto bene con lei dal punto di vista umano. Su quello lavorativo che dire? È davvero una grande professionista. Lei, così come tutti i colleghi, mi danno spunto per “copiare”, imparando, e rielaborare con la mia sensibilità artistica.
Con i fan che tipo di rapporto hai?
Il rapporto con loro va bene; spesso mi capita di ricevere attestati di stima e di affetto da parte delle persone che mi fermano per strada ed è un’enorme gratificazione perché ti senti utile, che stai facendo qualcosa per gli altri. Che nel tuo piccolo sei utile alla società.
con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione