Il paradiso delle signore: Tv Soap intervista Clara Danese (Elvira Gallo)
È una delle new entry della settima stagione de Il Paradiso delle Signore, dove è stata scelta per interpretare la nuova venere Elvira Gallo. Parliamo dell’attrice Clara Danese, che interpreta questo nuovo ed interessante personaggio. Ecco che cosa ci ha raccontato.
Ciao Clara, partiamo dal carattere di Elvira. Che cosa dobbiamo aspettarci da lei?
Come avete visto, Elvira è una nuova venere. È un personaggio molto intimo: è riservata e delicata, perché in realtà soffre molto per il suo corpo. Infatti, mi hanno ingrassata per fare questa cosa. Non sono nel mio corpo, ma è una maschera; tuttavia, questo mi ha aiutato nella recitazione.
A volte ciò mi ha messo in difficoltà, è vero, ma mi ha anche accompagnato meglio nell’affrontare Elvira, che soffre tantissimo per questa cosa. Non si sente a suo agio mai, ma continua a mangiare di nascosto in galleria. Nascerà un rapporto di scherzo con Irene (Francesca del Fa) che, da capocommessa, inizialmente la bloccherà sempre non appena la vedrà addentare qualcosa. Ma certamente Elvira soffre per questo, anche se non lo fa vedere agli altri.
È una ragazza brava e precisa in tutto quello che fa, compreso il suo lavoro, ma ha dentro di sé un demone da sconfiggere. Elvira è timidissima, perché vive questa difficoltà. La sto conoscendo pian piano anche io, ma sento che ciò sarà la sua forza.
Sicuramente, Elvira tocca una tematica molto importante…
Sì e mi sento di dire anche attuale, non solo per gli anni ’60. Anzi negli anni ’60 questa era una forma considerata normale. Oggi no. Tante ragazze soffrono di disturbi alimentari. Anche se non sfocia in anoressia o in bulimia, dentro noi ragazzi c’è sempre questo sentore. Pensi se hai la pancia piatta, se passerai la prova costume. È una cosa che è dentro noi donne da sempre. Non voglio però che tale aspetto schiacci il personaggio, assolutamente. Questo deve trasformarsi nel suo punto di forza!
Come ti stai trovando sul set? Hai fatto un provino per il ruolo di Elvira?
Sì, è un anno che ho fatto il provino per entrare al Paradiso, per diversi ruoli e non solo per Elvira. Finalmente è arrivato questo grande momento, che aspettavo da tempo. Ho dovuto lasciare l’accademia per venire qua. Mancava l’ultimo mese, ma quella del Paradiso era un’occasione che non potevo lasciare perdere. Per me, è il primo lavoro. Trovarsi subito in una grande macchina come questa, all’inizio, non è stato semplice, anche se io maschero sempre.
Da attrice ci sta, devi riuscire a mascherare, no?
Certo, ma non nascondo di aver avuto tanti timori, che ancora ho. La parte più facile è recitare. Quella più difficile è restare sul set tutto il giorno, dove hai a che fare con tanta gente. Non è semplice.
Con i colleghi, invece, come ti stai trovando?
Bene. È una grande famiglia. Prima di iniziare, me l’avevano detto. Le ragazze erano certe che mi sarei trovata bene, perché quella del Paradiso è una famiglia, che sta insieme tutti i giorni. Con le altre veneri ho creato un bel gruppo.
Siamo in una soap, di cui dovete girare 160 puntate in meno di un anno. I tempi delle riprese sono molto stretti. C0m’è abituarsi a questo ritmo?
È molto difficile. Non giriamo le scene in sequenza. A volte giri delle cose, ma non sai cosa è successo prima. Ci sono tante scene al giorno, bisogna essere concentrati e non perdere mai il colpo perché poi rischi che ciò vada a inficiare la linea del personaggio.
Questo però ci dà anche l’opportunità di far crescere il personaggio gradualmente. Ogni volta scopri qualcosa in più, grazie alle tante puntate. Il personaggio ha davvero una vita e questo è interessante.
Quando è scattata la scintilla e hai deciso di fare l’attrice?
La scintilla è scattata quando stavo a Pisa. Dopo il liceo, mi sono iscritta all’Università, più precisamente a Scienze Erboristiche della Salute, un ramo di farmacia. Contemporaneamente, al Teatro Verdi di Pisa, frequentavo un corso di recitazione al pomeriggio. Lì è scattato l’amore e ho deciso di lasciare tutto, motivo per cui ho cominciato l’accademia a Bologna.
In ogni caso, specifico che è da quando sono bambina che frequento il teatro, che canto. I miei genitori sono artisti, mi hanno sempre portato a vedere cose. Anche se ho deciso di intraprendere questa strada a vent’anni.
Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione