Un posto al sole: Tv Soap intervista Anna D’Agostino (Silvana)
Nella puntata di Un Posto al Sole andata in onda lunedì 11 luglio è stata licenziata a causa di un tranello ben ordito da Lara Martinelli (Chiara Conti), che ha fatto sì che venisse accusata di furto. Parliamo della governante Silvana, interpretata da Anna D’Agostino. Un vero e proprio colpo di scena nella soap opera di Rai 3, di cui abbiamo parlato con l’attrice. Ecco che cosa ci ha raccontato in esclusiva per Tv Soap.
Ciao Anna. Partirei subito dalla novità odierna: il licenziamento di Silvana. Com’è stato girare quelle scene?
Scene molto intense, le più difficili che ho girato nei sette anni che ho trascorso nella soap. Tra l’altro, grazie al licenziamento, ho potuto mostrare maggiormente la mia recitazione: con Silvana non ho mai avuto tante occasione di farlo, dato che è sempre al servizio della famiglia Ferri e secondaria rispetto a loro. Mi sono davvero emozionata e spero di aver creato le stesse sensazioni nel pubblico che ha visto la soap.
Cosa ci dobbiamo attendere in futuro per Silvana?
Non so ancora niente dell’evoluzione futura di Silvana. Chissà cosa le succederà, bisogna aspettare per capirlo…
Licenziamento a parte, immagino sia felice della visibilità che Silvana ha avuto nell’ultimo periodo, no?
Assolutamente sì. Anche se è buona, Silvana non è sicuramente una donna stupida. Penso che sbagli nel credere troppo alla bontà delle persone, cosa che forse in una soap può essere funzionale ma non nella vita reale. Silvana è molto accomodante, tiene dentro di sé tante cose. Io non penso ci riuscirei!
Come amplierebbe, se potesse, il personaggio che interpreta all’interno della soap?
Non so, magari introdurrei un fidanzato, un marito. Vorrei che si conoscesse qualcosa in più della sua famiglia, del suo passato, visto che per adesso è stata sviluppata solo sul lato professionale. Gli autori potrebbero scrivere tanto su Silvana. Perché si sa davvero poco di lei.
Ti senti tanto legata alla produzione di Rai 3?
Non potrebbe essere altrimenti. Prima di Silvana, ho fatto anche delle piccole apparizioni. E da lì sono stata notata per quel personaggio, che inizialmente doveva restare soltanto un mese. E poi le cose, fortunatamente, sono andate diversamente. Non capita infatti in tutte le produzioni di essere richiamati dopo aver fatto la comparsa.
C’è una cosa curiosa legata alla tua presenza a UPAS: in passato, capitava che non ti riconoscessero. Ora che Silvana è più presente, è cambiata un po’ questa cosa?
Un pochino. Adesso capita che Silvana esca in scena senza la divisa da governante. La gente mi vede quindi con i vestiti normali e accade che mi riconoscano. Tuttavia, è la divisa che non mi permette di essere associata al personaggio che interpreto. Ora, qualche persona che mi chiede se sono quella di Un Posto al Sole c’è, ma in genere non vengo notata tantissimo. Ma fa sicuramente piacere quando vengo riconosciuta, non lo nego.
Specifico che a me piace recitare, non essere me stessa. Cosa che succede quando interpreto Silvana. Sono lei, non Anna D’Agostino. E proprio per questo ti dico che va benissimo se non mi riconoscono. Perché per me recitare, come ho fatto spesso in teatro, è cambiare totalmente rispetto a ciò che sono nella vita di tutti i giorni. Non a caso, nella mia carriera teatrale mi hanno travestito in tutti i modi possibili e immaginabili. E adoro fare questo.
Andando al di là della soap, ci sono altri progetti a cui ti stai dedicando?
Attualmente no. Ho fatto vari provini, ma sto ancora aspettando il responso. Il mio lavoro è costantemente in evoluzione. Mi sono anche un po’ fermata teatralmente, dopo aver fatto una bella gavetta. Ho iniziato a studiare nel 2006 al Teatro Totò, facendo varie esperienze anche quando studiavo. Tuttavia, le tournée sono molto dinamiche ed io ho una famiglia, composta da tre figli e quattro cani. Prima, in attesa che i figli crescessero e diventassero grandi, non riuscivo a conciliare tutto quanto, con prove che finivano a notte fonda e sveglie che, magari, suonavano presto la mattina per via dei vari impegni familiari.
Immagino che ci sia anche qualche sogno nel cassetto da realizzare…
Sono un’attrice che ama alternarsi tra il drammatico e il comico. In teatro mi dedicavo maggiormente alla commedia, ma mi sono sempre sentita predisposta ad entrambi i generi. Il mio intento principale è quello di arrivare alle persone, alle loro emozioni. In futuro, vorrei quindi continuare a fare emozionare la gente.
Se devo poi elencare altri sogni, sicuramente mi piacerebbe lavorare al fianco di registi del calibro di Paolo Genovese, Gabriele Muccino e Saverio Costanzo.
Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione