È una delle grandi antagoniste dell’attuale stagione de Il Paradiso delle Signore. Grazie ad un’insinuazione di troppo che ha fatto, Vittorio Conti (Alessandro Tersigni) ha infatti scoperto la “tresca” tra la moglie Marta Guarnieri (Gloria Radulescu) e l’ultimo arrivato Dante Romagnoli (Luca Bastianello).
Parliamo di Fiorenza Gramini, che si è fatta conoscere dal pubblico anche per la sua rivalità con Adelaide di Sant’Erasmo (Vanessa Gravina). Ad interpretarla è Greta Oldoni, che noi di Tv Soap abbiamo contattato per un’intervista. Ecco che cosa ci ha raccontato sul suo percorso nella fiction daily di Rai 1.
Il Paradiso delle Signore: Tv Soap intervista Greta Oldoni (Fiorenza Gramini)
Ciao Greta, benvenuta su Tv Soap. Nelle puntate attuali della fiction, Fiorenza Gramini sta avendo sempre più spazio. Immagino tu sia contenta di questo…
Certo, sono molto contenta di tutti queste sette mesi di lavoro al Paradiso. Nel senso che Fiorenza è un personaggio che è entrato pian piano, negli anfratti di tutta la “zona Circolo” ma non solo, e in queste ultime puntate ha tanto lavorio intorno. Da quando è entrato in scena il cugino Dante Romagnoli, Fiorenza ha preso la palla al balzo per riscattarsi da tutte le umiliazioni subite da Adelaide. Dante è stato il motivo che l’ha spinta a reagire al potere della Contessa.
Partiamo dagli inizi. Come sei arrivata nel cast de Il Paradiso delle Signore?
Ho fatto il classico provino. Mi ero presentata per un altro ruolo in realtà, ovvero Beatrice (Caterina Bertone), la cognata di Vittorio (Alessandro Tersigni). Un personaggio totalmente differente da quello che è Fiorenza. Ad ogni modo, sono arrivata in finalissima per Beatrice, ma mi hanno detto dopo una settimana che non ero passata. Ovviamente mi è un po’ dispiaciuto, anche se dopo cinque / sei giorni mi ha chiamato la mia agente per comunicarmi che ero piaciuta e avevano pensato a me per un altro ruolo, ossia quello della Gramini.
Fiorenza è sicuramente un personaggio complesso da interpretare. Dal tuo punto di vista, quali sono i suoi pregi e difetti?
Sì, è abbastanza difficile. È la prima volta che mi viene data la possibilità di interpretare un personaggio così diverso dalle mie corde. Lavorare su un antagonista, sulla sfera dei personaggi “negativi”, è stato molto bello e interessante. Secondo me, uno dei pregi di Fiorenza è l’eleganza, sia estetica (nella scelta e cura degli abiti e nell’aspetto fisico) e sia nella formalità, ossia nel dire cose tremende con un estremo distacco, con nonchalance e con un sorriso che è quasi più crudele di alcune urla. Dal mio punto di vista, questo è un pregio che noi dobbiamo imparare ad avere: saper comunicare nel modo migliore.
Tra i suoi difetti c’è una grande smania di potere e di rivalsa, che un pochino la annubila. Se vogliamo giudicare il personaggio, questo lo vedo come un aspetto negativo. Posso dire che, così come fa ogni attore, ho cercato di costruire Fiorenza in maniera tridimensionale, come se fosse una persona vera, esistente. Ogni attore ha un suo immaginario, una sua visione, una sua sensibilità che trasmette sul suo personaggio, che guarda con i suoi occhi.
Eri preoccupata, prima del tuo debutto su Rai 1, dal riscontro che Fiorenza avrebbe avuto dal pubblico? In fondo, andava ad interfacciarsi con Adelaide, un altro personaggio che non sempre è simpatico…
La fortuna è che Vanessa, l’attrice che interpreta Adelaide, è una donna eccezionale. Il primo giorno di set mi ha visto arrivare, notando probabilmente il mio nervosismo, e mi ha chiesto se fossi Fiorenza. Siamo quindi andate a provare per fare memoria. Ci siamo messe in una zona appartata del set dove non c’era nessuno. È stata fin da subito accogliente con me, che ero un “esserino nuovo” dentro una macchina meravigliosa che funziona da anni. La cosa bella di far parte del circo è che ho la possibilità di lavorare con la Gravina, una donna davvero stimolante e profondamente ironica! Quando trovi un’energia così alta, come quella che ho trovato al Paradiso, è tutto bellissimo.
Quando hai cominciato a girare, sapevi già che Fiorenza avrebbe avuto un’evoluzione o è stata una cosa inaspettata?
La cosa molto bella di questo lavoro al Paradiso è la scrittura in continua evoluzione. Quando ho cominciato avevo di sicuro sul contratto poche giornate di lavoro. Man mano che tutto avanzava, si aggiungevano altri giorni. Così ho capito che il personaggio avrebbe avuto un’evoluzione.
Parliamo del rapporto tra Fiorenza e Dante. Lei a volte è davvero morbosa nei confronti di questo cugino acquisito. Sui social si fanno varie speculazioni, ma voglio chiedere a te: non è che sotto sotto Fiorenza prova un po’ di interesse per lui?
Quello su cui ho cercato di lavorare io è stato il fatto che non si capisce fino in fondo che cosa la Gramini provi per lui. Sicuramente ho pensato che, nella sua vita piuttosto noiosa di donna che sembra non avere quasi rapporti con il marito (che peraltro non è mai apparso), Fiorenza sia in qualche modo incuriosita da Dante, un uomo affascinante, colto, spiritoso e con cui può lasciarsi andare senza per forza stare dentro all’etichetta a tutti i costi. Dentro Fiorenza magari c’è qualcosa, ma è abbastanza inconscio. Non è del tutto indenne allo charme del Romagnoli, ma si mantiene nei limiti.
Secondo me Dante è una novità divertente nella sua vita abbastanza noiosa. Per quanto riguarda invece il marito di Fiorenza, penso che non appaia perché la Gramini è un personaggio a sé; lei non ha bisogno in questo momento della storia di una figura maschile per identificarsi, è già abbastanza in luce come singola.
Diciamo che Fiorenza, a prescindere, si fa notare. Ha usato l’informazione che le ha dato Dante sul suo rapporto con Marta per innescare un’arma contro Adelaide; è anche per colpa sua se Vittorio ha scoperto la tresca. Le piace spettegolare un po’ su tutto.
Eh già. Queste puntate che stiamo vedendo adesso, per me, hanno dato una scossa alla guerra di Fiorenza contro tutti. Non posso anticipare nulla sul prosieguo della storia, ma sarà bello vederne l’evoluzione. È bello lasciare l’effetto sorpresa. Il Paradiso delle Signore, d’altronde, si basa anche sull’intreccio, che è meglio non svelare troppo finché non va in onda…
Si può dire che Fiorenza è una provocatrice?
Assolutamente. A me sembra che scateni un po’ di disastri in giro. È una provocatrice, una scheggia impazzita per certi versi. Mi sto ispirando alla figura di Iago per interpretarla, perché secondo me è così. Il male per il male. Non c’è nessun altro scopo se non quello di vedere intorno un po’ di casino. Si diverte a crearlo!
Oltre a Vanessa Gravina, uno dei colleghi con cui hai girato di più è stato sicuramente Luca Bastianello. Come ti sei trovata con lui?
Con Luca c’è stata subito un’intesa incredibile, sia durante il set e sia fuori. È un grande chiacchierone. Lo prendevo in giro per questo. Ma ho instaurato un bellissimo rapporto, era come se fosse un fratello. Anche questo fa parte del mio lavoro. Con certe persone riesci proprio a lavorare meglio. È questione di chimica. Accade come nella vita reale, dove trovi persone con le quali hai più sintonia e altre con cui se ne crea meno; è così anche in ambito professionale. Io e Luca ci siamo trovati davvero molto bene, ci siamo divertiti. Portare in scena Dante e Fiorenza, che sono due personaggi sempre posati e con dei conflitti subdoli, richiede molta concentrazione. Ma è stato un bel lavoro.
Quella al Paradiso è la tua prima esperienza in una serie televisiva quotidiana. Com’è stato adattarsi ai tempi strettissimi delle riprese?
Se devo definire in che cosa mi sono formata di più è il teatro. Sono stata per dieci anni in una compagnia umbra, che si chiama Occhi sul Mondo. Era una compagnia di ricerca di teatro. Abbiamo fatto Shakespeare, drammaturgia contemporanea. Trascorrevano anche due anni per portare uno spettacolo, che poi andava in giro per partecipare ai vari festival e bandi. Sono dunque passata da dei tempi artigianali, veramente lunghi, al quasi “buona la prima”. I tempi sul set del Paradiso sono molto veloci. Lavoriamo al massimo un’ora per girare una scena, che è veramente poco, tra lo spostare le macchine e così via.
Questo lavoro nella fiction, dal mio punto di vista, è però una grande scuola per un attore. Devi essere pronto subito e credo veramente che, se si impara ad assecondarla e a non subire questa velocità, hai vinto.
C’è un personaggio, tra quelli che magari hai incontrato meno o proprio per niente, con cui avresti voluto interagire di più?
Con Armando (Pietro Genuardi). Lui e Fiorenza sono due mondi estremamente lontani, ma è stato divertente con Pietro dirci a vicenda che non lavoravamo mai insieme. Armando però non va mai al Circolo, così come Fiorenza non mette piede in magazzino. All’inizio lei andava al Paradiso per incontrare Gabriella (Ilaria Rossi), ma quella trama è andata a perdersi. Anche se in futuro… chi lo sa!
Seguivi già il Paradiso delle Signore prima del tuo arrivo?
In realtà non guardo tanta televisione. Prediligo i film, ma mi piace tanto anche leggere, studiare e dedicarmi ad altro. Il Paradiso lo seguiva già mia mamma. Mi capitava dunque di guardarlo quando stavo da lei, che è super appassionata. Ma quelle poche volte lo facevo con piacere, anche solo per il fatto che ha sempre messo al centro la questione della donna, della sua parità e uguaglianza, che dovrebbe essere la base della nostra società.
Non sappiamo ancora come finirà la storia di Fiorenza in questa stagione. Ma se tu potessi scegliere, come svilupperesti il suo futuro?
Credo che ci sarebbero due strade da percorrere. Nella prima bisogna indagare sul suo rapporto col marito, di cui non sappiamo nemmeno il nome. Ripercorrere la sua linea dell’amore, capire com’è nel suo essere donna e quando ha al suo fianco un uomo. Sarebbe poi interessante vedere il rapporto di Fiorenza con il padre, che è stato citato un paio di volte e non è mai apparso. Se ci pensi, si parla solo di un padre e mai di una madre. Mi interesserebbe vederla nella veste di figlia.
Parliamo un po’ di te. Lavorativamente parlando, ti sei posta degli obiettivi futuri?
Come obiettivo futuro mi pongo sempre la felicità. Penso che noi attori non siamo solo il nostro lavoro, non dobbiamo prendere solo da quello tutta la nostra gioia o il raggiungimento di tutti gli obiettivi. Se devo farmi un augurio, dunque, è quello di trovare la felicità anche nel futuro. La vita può prendere mille strade. Non è detto che io farò per sempre l’attrice. Magari succederà qualcos’altro. Per cui preferisco darmi questo obiettivo più grande, perché comprende molte più cose e, in qualche modo, dà meno aspettative. Uno può essere felice ovunque.
Mi hai già accennato la tua passione per la lettura. Ne hai qualcun’altra?
Soprattutto in quest’ultimo anno ne sono nate tantissime. Mi sono concentrata tanto sul cercare di non sprecare il tempo per non farlo diventare “tra parentesi”. Sono mesi della nostra vita e bisogna dare un senso anche a questo periodo, segnato dalla pandemia. Mi sono dedicata tanto allo yoga, alla meditazione, che cerco di fare tutte le mattine perché sento che è un abitudine molto sana per me. Ho scoperto la passione nel fare alcuni pseudo-cortometraggi col cellulare sulla scia di Lars von Trier, con delle cose molto strane di cui poi adoro fare il montaggio video.
Sono appassionata di fotografia e mi piace maneggiare la creta. Faccio delle specie di sculture. Infine, mi piace tantissimo camminare e faccio anche la lana. Magari potrei farne alcune per far partire un brand con la firma Fiorenza Gramini!
Ti faccio un’ultima domanda. Immagino che, da quando fai parte del cast del Paradiso, tu sia molto più seguita a livello social. Hai questa percezione della maggiore popolarità?
Sì, qualcosa è successo. Non aggiungo tanto sui social, sono un pochino assente ma sto cercando di socializzarmi. Devo dire che ci sono molte persone che mi hanno scritto. Trovo sia bello stare in contatto con il pubblico.
Con la Collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione
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