È la nuova capocommessa de Il Paradiso delle Signore, giunta nello staff del grande magazzino dopo la fuga di Clelia (Enrica Pintore) e Luciano (Giorgio Lupano) da Milano. Parliamo dell’enigmatica Gloria Moreau, interpretata dalla new entry Lara Komar. La donna sarà davvero legata a Stefania (Grace Ambrose) come tutti i telespettatori pensano?
Nell’attesa di scoprirlo, noi di Tv Soap l’abbiamo incontrata per farle qualche domanda sul suo ingresso nella fiction daily di Rai 1. Ecco cosa ci ha detto.
Il Paradiso delle Signore: Tv Soap intervista Lara Komar (Gloria Moreau)
Ciao Lara, benvenuta su TvSoap. Da qualche settimana, ti stiamo vedendo a Il Paradiso delle Signore nei panni di Gloria Moreau, la nuova capocommessa. Cosa ti piace di lei?
Per Gloria ho avuto subito un colpo di fulmine, già alla lettura delle prime scene. Quando mi hanno chiamato per fare il provino, mi hanno mandato una descrizione del personaggio, che mi ha colpito. Gloria porta una storia impegnativa. È una donna forte che ha avuto un passato difficile, che pian piano si scoprirà. Combatte per quella che è l’essenza femminile in quegli anni lì. Per quel periodo storico, è una donna che porta avanti lo spirito del guardare al futuro: oltre ad essere forte, è emancipata.
Tra l’altro, ritornando alla descrizione di cui ti accennavo poco fa, mi è rimasto impresso il fatto che Gloria fosse una donna elegante, raffinata. Insomma, la Moreau è proprio un personaggio pulito e bello. È misteriosa, ma mi sto divertendo tanto.
Dalle scene che abbiamo visto, da Gloria traspare una profonda dolcezza. È riuscita ad instaurare un buon rapporto con le Veneri ed è molto materna con loro.
Infatti. Nella descrizione c’era proprio scritto: Gloria ha un atteggiamento calmo, materno e dolce. Nonostante tenga comunque un atteggiamento che, a tratti, può sembrare rigido. Mi è parsa fin da subito un personaggio a tutto tondo. Ha molte sfumature.
Cosa dobbiamo aspettarci da Gloria, a livello di storie, nei prossimi mesi? Mi hai anticipato, ad esempio, un passato un po’ travagliato…
Sì. È una donna che ha una storia importante dietro a sé, nel senso di vita vissuta. Si inserisce, secondo me, in uno dei punti di forza de Il Paradiso delle Signore, ossia il contesto storico e la figura della donna legata allo stesso. Non posso anticipare molto, ma quello che posso dire è che, come mi stupisco io quando ricevo in mano i copioni, spero si stupiscano anche i telespettatori. Io dico sempre che ho un qualcosa di naif dentro, perché mi piace mantenere sempre quello stupore per le cose che succedono, quell’ingenuità bambinesca che a volte premia. Non solo per il Paradiso, ma per la vita in generale.
Mi viene da farti una domanda: eri intimorita per il tuo ingresso nella fiction? In fondo, la tua Gloria sarebbe andata a sostituire Clelia Calligaris (Enrica Pintore), uno dei personaggi più amati, nel ruolo di capocommessa.
Clelia è stata amatissima, era proprio una meraviglia. Da subito, i colleghi mi dicevano quanto fosse difficile la mia entrata, perché mi portavo un’eredità pesante. Effettivamente, quello della capocommessa è un ruolo importante. Non entravo sicuramente in sordina, per crearmi il mio spazio nella storia. Ne avevo già uno, che dovevo riempire. Ho sentito la responsabilità ma ti devo dire in realtà che per me come attrice questa è stata anche una piccola sfida. Sono queste sfide che a noi attori fanno da motore, ci fanno andare avanti nella carriera, nella professione.
Eri curiosa di sapere come il pubblico ti avrebbe accolta?
Assolutamente sì. Ero curiosa di essere in onda per vedere come sarebbe andata. Tra l’altro, confesso che la bellissima accoglienza che ho avuto sul set a Roma ha fatto subito andare via alcune mie paure. Sai cosa? Venivo da Trieste, ho due bambini piccoli, la mia famiglia era abbastanza lontana. È stato un cambiamento perché, non so se sai la mia storia, io gioco un po’ a fare la diva in Slovenia. Lasciavo indietro un ambiente professionale che era molto vivace.
Avevo già delle cose in piedi, ma il Covid ha mischiato le carte. Dovevo iniziare una serie, con il personaggio femminile principale. La chiamata del Paradiso, che mi è arrivata direttamente dal casting (perché io non ho agenzia) significava una rivoluzione. Lo staff, i colleghi, tutti quanti hanno però fatto sparire le mie paure legate a questo cambiamento. Mi sono sentita accolta da persona davvero belle, da una grande famiglia allegra e calda. Questo mi ha dato la forza per lavorare, per concentrarmi. E sono anche felicissima per come il pubblico ha subito ammirato Gloria. Ringrazio davvero tutti!
Seguivi già Il Paradiso delle Signore?
Sì, ti racconto un aneddoto. Ho fatto parte per un po’ di tempo della compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. In uno spettacolo, insieme a Stefania Rocca, c’era anche Federica De Benedittis, che al Paradiso ha interpretato l’amatissima Roberta. Io e lei, che è una persona davvero meravigliosa, siamo diventate amiche. Abbiamo condiviso con questo spettacolo una lunga tournée e ci siamo ritrovate a fare altre cose insieme. Il rapporto d’amicizia bello e pulito che è nato ha dunque fatto sì che guardassi un po’ il Paradiso, proprio perché c’era Federica. Avevo visto anche qualche puntata serale, in precedenza. Non l’ho mai seguito con costanza, per via del lavoro, ma la curiosità di vedere di tanto in tanto la mia amica è rimasta.
So che non eri estranea al mondo delle soap, visto che ne hai fatto una in Slovenia…
Esatto. Facevo l’innamorata giovane. È stata una soap che ha avuto un successo strepitoso, ha stupito tutti quanti. Sono così diventata negli ultimi anni un’attrice molto conosciuta in Slovenia. Ho fatto la giurata a Tale e Quale Show sloveno, che è lo stesso format italiano, la guest star a Ballando con le Stelle. Mi hanno nominato donna dell’anno nel 2018. La soap l’ho vissuta per due anni pieni. Ho girato quattro stagioni, in prima serata ogni sera. Con le riprese ci siamo fermati solo due settimane a Natale e in estate. Ho poi fatto particine in alcuni film, ma la mia storia si è mossa principalmente in teatro. Ho avuto la fortuna di lavorare sempre. Una cosa che è veramente rara.
A proposito di carriera, quando è nata in te la voglia di fare l’attrice?
In realtà non so dirti esattamente. Me ne sono resa conto quando la frittata era già fatta. Guardandomi indietro, fin da quando ero piccola, ho sempre fatto cose che hanno a che fare con lo stare sul palcoscenico. Organizzavo feste, spettacoli, i concertini col pianoforte, mi sono diplomata in canto e facevo saggi per amici, parenti. Dopo il conservatorio, mi sono dunque detta che mi avrebbe fatto bene anche un po’ di Accademia Teatrale. Tutte cose che sceglievo man mano nella mia vita, senza dirmi che da grande avrei fatto l’attrice.
Pensa che mi sono laureata in Marketing Culturale, con tanto di stage che avrei dovuto fare affiancando l’organizzatrice del Teatro Stabile Sloveno, a Trieste. I soldi della regione però non c’erano e, semplicemente, ho detto: “Ok, tornerò tra sei mesi”. Appena sono uscita da quella porta, ho notato che in quella accanto stavano facendo un’audizione per Teatro Ragazzi. Sono entrata lì e da quel giorno la mia vita sul palcoscenico è andata avanti. Perché, oltre ad essermi laureata, in quell’anno avevo finito l’Accademia Teatrale. Il Marketing Culturale l’ho messo da parte e sono andata sul palcoscenico, bussando alla porta accanto. Non poteva essere diversamente.
Quei fatti che avvengono un po’ per caso e sembra quasi che siano loro ad averti scelto e non il contrario.
Sì. A questa cosa che dici ci credo tantissimo, perché ci sono le cosiddette coincidenze, no? Oppure ci sono le chiamate, come anche questa del Paradiso. Non ho mai saputo chi ha fatto il mio nome al casting. E questa cosa voglio lasciarla nel mistero, affinché rimanga quell’alone di favola. Anche se avevo la curiosità, non ho chiesto. Non sono andata ad indagare, principalmente perché accolgo quello che mi arriva, perché veramente se sei disponibile e aperta le cose arrivano. Sono una persona che ama sempre buttarsi nelle novità, nelle cose nuove.
Chiuderei questa bella chiacchierata con una domanda. Oltre a quella per la recitazione, quale altre passioni hai?
Una mia grande passione è il canto. È la cosa che mi accompagna da piccola e che ho ereditato da mio papà, che nel tempo libero ha creato un ottetto vocale con il quale ha girato il mondo. Mi sono diplomata in canto lirico, ma poi la mia strada è andata verso il teatro di prosa. Spero quest’estate di riuscire a riprendere con un musical che avevo in cantiere. E poi sono istruttrice di pilates.
Come ho già detto sono mamma sempre, non solo nel tempo libero. È il ruolo più difficile che ho avuto fino ad oggi. È quello che mi mette più in crisi, ogni giorno, in senso buono. Mi fa crescere. Io cresco loro, loro crescono me. Nonostante il mio mestiere, li portavo con me, li allattavo dietro il palco. Mi sono sempre adattata, ma è stato meraviglioso.
Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione
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