È arrivata a Milano per partecipare al matrimonio della cugina Gabriella (Ilaria Rossi), ma nel giro di poco tempo è diventata la nuova venere de Il Paradiso delle Signore. Parliamo di Anna Rossi, interpretata dalla new entry Francesca Carrain. Noi di Tv Soap abbiamo contattato l’attrice per rivolgerle qualche domanda sulla sua esperienza nella fiction daily di Rai 1. Ecco cosa ci ha detto.
Il Paradiso delle Signore: TvSoap intervista Francesca Carrain (Anna Rossi)
Ciao Francesca, benvenuta su Tv Soap. Il tuo personaggio, Anna Rossi, è partito un po’ in sordina a Il Paradiso delle Signore. Si pensava inizialmente che sarebbe rimasta soltanto per il matrimonio della cugina Gabriella, ma invece è diventata la nuova venere. Sta insomma prendendo sempre più spazio. Che cosa ti piace di lei?
Esattamente come sta capitando a voi, Anna sto cominciando a conoscerla adesso. Inizialmente, mi piaceva il compito che aveva, ovvero la persona che arrivava al servizio della cugina Gabriella. Un legame che si portava dietro da tanto tempo. Anna voleva esserci in un momento così importante e significativo per lei. Questa chiave di volta era la cosa che mi piaceva di Anna. Mi hanno colpito la sua sincerità, la sua onestà. È riuscita a rimanere accanto a Gabriella senza giudicarla, per via di quello che, pochi giorni prima del matrimonio con Cosimo (Alessandro Cosentini), si era creato con Salvatore (Emanuel Caserio).
Credo che Anna sia un bel personaggio perché ti lascia un po’ l’effetto sorpresa. È misteriosa. Pian piano, verranno fuori le sue sfaccettature. Ve ne accorgerete. Per chi ha pazienza e voglia di aspettare, posso dirvi che certi suoi lati non vengono dichiarati subito. Si scopriranno col trascorrere delle puntate.
A proposito di Salvatore, mi è piaciuta molto la scena in cui Anna l’ha affrontato al fine di scuoterlo e fargli capire che doveva lasciare libera Gabriella di voltare pagina. Quello ci ha fatto intravedere che il tuo personaggio, oltre ad avere un animo buono e gentile, ha carattere.
Sì, con i suoi tempi e i suoi modi ha carattere. È disposta a fare delle cose importanti e significanti. È stata una scena bella, intensa.
Come sei arrivata nel cast della fiction? Hai fatto un provino?
Sì, sono arrivata tramite un iter normale e standard. Ho fatto un provino per il ruolo di Anna e poi mi hanno chiamata per il contratto e la prova costume, finché non ho iniziato a girare. Tra l’altro, è buffa come cosa perché, la scorsa estate, ho girato un film insieme a Grace Ambrose, che interpreta Stefania Colombo. In quel periodo, la aiutavo a fare memoria perché aveva il casting proprio per Il Paradiso delle Signore.
Tra una pausa e l’altra del set la aiutavo. Quando sono stata chiamata anche io per la stessa fiction, ho chiamato subito Grace. È stato molto bello quando ci siamo ritrovate insieme a condividere anche questa esperienza.
Oltre a Grace, che hai citato, conoscevi già qualcun altro?
Per via di qualche percorso formativo che si è intrecciato, conoscevo Elisa Cheli, che fa Paola. Con lei ci siamo incontrati a qualche provino e abbiamo avuto degli insegnanti in comune; ci conoscevamo di vista. Per il resto, non conoscevo nessun altro.
Ci sono, invece, dei colleghi con cui hai legato di più? E, sopratutto, eri preoccupata del tuo esordio in un prodotto così importante e seguitissimo dal pubblico?
Chiaramente ero preoccupata. All’inizio, a preoccuparmi è stato anche l’inizio delle riprese. Col tempo, quando si avvicinava la mia puntata di ingresso, ho cercato di ignorare la cosa fino al giorno prima. All’esordio ho invece esclamato: “Oh, mamma mia”. Mi sono immaginata le persone davanti alla televisione a guardarmi. Io che arrivavo di fronte alle persone già affezionate agli altri personaggi. Non sapevo come avrebbero recepito questa nuova personalità all’interno della fiction. Avevo mille domande e paranoie.
Noi attori non ci piacciamo mai. Quando mi sono rivista volevo buttare la tv dalla finestra. Ero quindi preoccupata, ma avevo anche una sana eccitazione, come diceva un mio insegnante. La paura c’era ma è il mio lavoro. Tutto ciò mi serve solo per migliorarmi, sempre di più.
Infine, ho legato più o meno con tutti, soprattutto con le ragazze, con cui giro di più. A parte Grace, che già conoscevo ed era come una sorella, ti posso dire Chiara Russo, che interpreta Maria Puglisi, Giancarlo Commare (Rocco Amato) e Alessandro Fella (Federico Cattaneo), passando per Mariavittoria Cozzella (Dora), Francesca Del Fa (Irene) e Giulia Chiaramonte (Sofia). Loro sono state le prime persone con cui ho approcciato, ma in generale ti dico tutti, anche Lara Komar, la nuova capocommessa Gloria. Siamo entrate insieme.
È la tua prima esperienza in un prodotto quotidiano. Com’è stato adattarsi a tempi molto veloci e ristretti?
Ero abituata ad altri tempi, come immaginerai. La prima cosa che ho detto è stata “Oh mio Dio, ma veramente funziona così? Davvero fate questo ogni giorno, tutti i giorni?”. Al Paradiso capita che si giri dalle sei di mattina fino alle sette di sera. I ritmi sono serrati. È tutto attaccato e istantaneo. Tu provi, magari ti fai una chiamata il giorno prima con l’attore con cui devi andare in scena. Provi con lui se c’è una possibilità. Ma fondamentalmente si fa tutto lì. Si fa. Accade tutto subito in maniera molto veloce, ma non sbrigativa. Ti adatti proprio a dei tempi e a dei ritmi che, nei primi giorni, mi hanno disorientata.
Anche il fatto che Anna sia diventata una Venere mi ha portato ad affrontare altri ritmi, altri tipi di scene. È stato disorientante ma bello, perché vieni assorbito in una realtà positiva che non vuoi più che finisca. Tutti i membri della fiction sono come in una grande famiglia. Lavorano insieme da tanto tempo. Si instaurano delle dinamiche e dei rapporti con un linguaggio tutto loro.
Seguivi già il Paradiso?
L’avevo iniziato a seguire quando era in fase serale, un po’ di anni fa. Ai tempi di Giusy Buscemi. L’ho perso di vista e l’ho recuperato, sia per Grace e sia per Elisa. Ogni tanto lo vedevo. Non tutti i giorni per impegni ecc. ma sì, lo vedevo. Ora mi sento fortunata a fare parte di questo progetto.
Parliamo un po’ di te. Quando hai sentito il richiamo della recitazione e hai deciso di fare l’attrice?
Da sempre. Faccio danza contemporanea e classica, a livelli agonistici e molto alti, da quando avevo sette anni. Tuttavia, ho avuto sempre il pensiero della recitazione, anche se a Treviso, dove sono cresciuta, potevo farlo all’oratorio, al centro estivo o a scuola. Facevo tre o quattro volte a settimana danza e tra l’altro ho cominciato a lavorare molto presto, quando andavo ancora alle superiori. Coordinare tutto era difficile.
Però mi ero ripromessa di andare a Roma per lavorare lì. Era un obiettivo che avevo. Sono dunque partita e ho frequentato un’accademia di danza con Raffaele Paganini. Poi, mi sono iscritta ad un corso di recitazione serale per avvicinarmi un po’ alla recitazione; in seguito ho fatto un anno di Accademia Teatrale, a cui è seguito il Centro Sperimentale di Cinematografia. Non mi è mancato un corso con un coach americano. Partecipo a workshop e seminari. È sempre un continuo aggiornamento. Devo dire che la danza mi ha aiutato in questo.
Ah si? Come mai?
Sì, perché facevo dei corsi di teatrodanza. Mi ha sbloccato delle cose. Mi sono avvicinata a questo linguaggio espressivo, che non era appunto solo la danza.
A parte Anna Rossi, quali ruoli interpretati in precedenza ti sono rimasti nel cuore?
Un ruolo che mi è rimasto nel cuore è stato il film indipendente di cui ti ho parlato prima e che ho girato la scorsa estate; uscirà a breve ed è un piccolo gioiello che devono vedere tutti. È stato una scommessa perché abbiamo girato in poco tempo con una serie di sfide. Il mio personaggio è stato anche molto autobiografico, senza volerlo. Il regista non mi conosceva. Quando mi sono confrontata col ruolo ho visto quella che ero, ho ritirato fuori delle cose e ne ho scoperto delle altre. È stato un bel viaggio, che mi porto nel cuore e che spero avrà i suoi frutti. Questo periodo di pandemia ha complicato tutto. Incrociamo le dita.
Comunque per te è stato un anno positivo perché, tra il film e la soap, hai lavorato, a differenza di tanti tuoi colleghi.
Questo sì. Paradossalmente, in un periodo molto particolare della mia vita, oltre che pandemico mondiale, in una situazione di fermo ho iniziato a lavorare, a muovermi, a fare più provini di prima. Ho avuto delle restituzioni proprio più concrete. Quindi, mi dispiace ovviamente per tutto quello che sta succedendo nel mondo ma, pur essendo stata toccata anche io dalla situazione, mi sento privilegiata perché c’è gente che non ha lavorato e che non sta ancora lavorando. Il Paradiso, invece, sta andando avanti. Ed è grandiosa questa cosa. Non è scontato lavorare in questo periodo. È importante riconoscerlo.
Per concludere, oltre alla recitazione, hai qualche altra passione?
Sì, scrivo poesie e vorrei pubblicare un libro entro quest’anno. Sto lavorando a due progetti di danza, uno mio da solista e il secondo con un altro ballerino. La scrittura e la danza sono due grandi passioni a cui mi dedico. Ogni tanto dipingo e sto imparando a suonare la chitarra. Per ora suono due accordi, non la definirei una passione. Ma vedremo come va.
Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione
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