A cent’anni dalla sua nascita, stasera (giovedì 18 marzo) in prima serata su Rai 1 arriva Carosello Carosone, il biopic sull’immenso Renato Carosone (tratto dall’opera Caronissimo di Federico Vacalebre) che racconta vita e carriera di uno degli artisti italiani più amati del Novecento.
La pellicola di Lucio Pellegrini – co prodotta da Rai Fiction e Groenlandia – vede nei panni del geniale canzoniere napoletano il giovane attore Eduardo Scarpetta (trisnipote del celebre commediografo omonimo), che il pubblico ha potuto apprezzare e ammirare nel ruolo di Pasquale Peluso nelle prime due stagioni della serie evento L’amica geniale.
La storia racconta una parte molto importante della vita di Renato Carosone, che inizia dai suoi 17 anni, fresco di diploma al conservatorio, e arriva fino ai 39, con l’inaspettato ritiro dalle scene musicali. Un ventennio nel quale, sull’onda del dopoguerra e dell’inizio del grande boom economico, lo spirito rivoluzionario e anticipatore dell’artista napoletano sarà la spinta giusta per ripartire.
E così, mentre negli Stati Uniti il rock’n’roll fa scatenare folle di ragazzi, Il giovane pianista dal sorriso contagioso, grazie al suo fiuto artistico e geniale, mischia la sonorità della musica napoletana a quella jazz (genere molto in voga negli Stati Uniti), dando vita a una “nuova musica” dalla melodia frizzante, moderna, spensierata e scanzonata, che lo porterà alla definitiva consacrazione internazionale.
Nel 1959 Carosone, non ancora quarantenne e al vertice del suo immenso successo, durante una trasmissione televisiva annuncia il suo ritiro. Una decisione spiazzante (probabilmente nata dal troppo amore che sentiva per ciò che aveva creato negli anni) che il celebre papà di Tu vuò fà l’americano, Torero e O’ sarracino commenterà così:
Ritengo che il mio genere sia ormai superato e non voglio veder morire giorno dopo giorno quel successo ottenuto in anni di sacrifici e di speranze. L’ho sempre detto che un giorno mi sarei ritirato a vita privata ed oggi l’ho fatto. Non è la fine, è l’inizio di una nuova vita.
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Il film, però, non racconta solo la straordinaria carriera dell’artista simbolo dell’Italia nel mondo, ma anche la sua vita privata vissuta accanto alla moglie Lita Levidi (Ludovica Martino) – la ballerina veneziana conosciuta durante la lunga trasferta africana e di cui si innamora follemente – e Pino, il figlio di lei che Carosone amerà come se fosse suo.
Per il talentuoso Eduardo Scarpetta questa esperienza è molto importante, perché si tratta del suo primo ruolo da protagonista; l’attore su La Repubblica ha descritto in poche e semplici parole la grande stima che sente per l’indimenticato artista:
Nutro una grande stima per Carosone per come ha condotto la sua vita e reputo condivisibile la scelta che ha fatto a 39 anni di lasciare la scena: il pubblico stava cambiando, i fari si stavano spostando su altre cose.
Carosello Carosone è il biopic dedicato alla vita di una leggenda della musica italiana, tra le figure più rappresentative e di spicco del Novecento nonché unico artista tricolore a essere arrivato per tre volte in testa alle classifiche statunitensi cantando in italiano. Un racconto vivace, colorato e dal ritmo incalzante che, attraverso le emozionanti memorie del cantapianista napoletano, narra la storia di un grande sogno che diventa realtà e lo fa attraverso il ritratto di un’Italia post-bellica, pronta a rialzare la testa e a far ballare tutto il mondo.