MADE IN ITALY 2: la seconda stagione della fiction si farà?

MADE IN ITALY fiction
MADE IN ITALY fiction (foto Ufficio Stampa)

Tra tante emozioni e un inaspettato happy ending,  ieri sera – 3 febbraio – si è conclusa la prima stagione di Made in Italy, la serie Taodue che in quattro prime serate ha raccontato la nascita del prêt-à-porter italiano negli anni Settanta. Ecco cos’è successo nell’ultima puntata.

La fiction si è congedata dal pubblico con un finale caratterizzato da un grande colpo di scena, che fa da collante a un possibile secondo capitolo (necessario per continuare a raccontare gli anni d’oro dello stile italiano). Con la morte del direttore Frattini, e con Rita in partenza per Parigi per occuparsi del figlio, la direzione di Appeal passa nelle mani della giovane Irene, che nel frattempo ha scoperto di essere incinta di Davide Frangi (Andrea Bosca), l’uomo sposato di cui si è innamorata. Ma la domanda è: come se la caverà la giovane Mastrangelo come direttore della rinomata rivista? Saprà essere all’altezza della fiducia che il defunto Frattini e Rita hanno riposto in lei?

Un epilogo che sembra più un grande inizio che una fine, proprio per questo la bella e talentuosa protagonista Greta Ferro in una recente intervista a Tv Sorrisi e Canzoni ha espresso il suo desiderio di voler continuare a vestire i panni della giovane giornalista di moda:

Mi piacerebbe davvero tanto, di storie da raccontare ce ne sono ancora moltissime!

Made in Italy è un meraviglioso omaggio alla nascita delle grandi case di moda italiana, attraverso l’emozionante storia di Irene Mastrangelo, giovane studentessa d’arte che quasi per caso è stata catapultata nel mondo patinato della moda, iniziando a lavorare come assistente dell’esigente caporedattore Rita Pasini (Margherita Buy). Puntata dopo puntata, la bella Irene si rende conto che nel colorato e stravagante mondo della moda si sente perfettamente a suo agio e, a poco a poco, si trasforma in una giovane donna in carriera determinata e ambiziosa mantenendo però sempre intatta la sua buona indole.

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Un racconto nostalgico e convincente ambientato interamente nei favolosi Seventies, che potrebbe tranquillamente continuare nella decade successiva (gli indimenticabili Eighties) nella quale lo stile provocante e libertino diventa la risposta alla sobrietà e all’eleganza dei grandi brand affermati! Un decennio accattivante, assolutamente sui generis, nel quale la vita professionale di Irene potrebbe intrecciarsi con quella di coloro che quegli anni li hanno resi immortali, come Moschino, Versace, Dolce & Gabbana, Coveri.

Dello stesso parere anche la creatrice e produttrice Camilla Nesbitt:

Siamo pronti a continuare la storia della moda italiana e dei nostri protagonisti in una nuova stagione di Made In Italy.

Sul fronte ascolti, la serie ha debuttato lo scorso 13 gennaio davanti a 3,2 milioni di telespettatori (share del 13,7%) per poi subire un calo nei due appuntamenti successivi e concludere la sua corsa in crescita davanti a una platea di 2.455.000 spettatori e uno share dell’11.2%. Numeri sicuramente non altissimi, ma c’è anche da considerare che tutti gli otto episodi da più di un anno sono visibili su Amazon Prime.

Anche se Mediaset non si è ancora espressa al riguardo, i presupposti per una seconda stagione ci sarebbero tutti, a cominciare dalla volontà della Taodue (ma anche del cast) di scrivere l’intera storia di Irene Mastrangelo in una trilogia (arrivando fino agli anni Novanta). Un progetto ambizioso e necessario per poter continuare a raccontare l’evoluzione del “made in Italy”, il quale da sempre rappresenta un vero e proprio vanto per il nostro Paese ed è capace di evocare in tutto il mondo idea di qualità, creatività e inventiva dell’amatissimo artigianato italiano.