“Te piace o’ presepe? No. Nun me piace o’ presepe“. Quante volte abbiamo riso sentendo questa battuta? Una scena iconica tra Lucariello e suo figlio Tommasino diventata emblema della “teatralità napoletana” e portata al successo dal capolavoro Natale in casa Cupiello, l’intramontabile opera del 1931 nata dal genio Eduardo De Filippo.
In fondo, che Natale sarebbe senza Don Luca e sua moglie Concetta, i loro figli Tommasino e Ninuccia, il genero Nicolino e zio Pasqualino? Senza di essi il Natale non sarebbe tale! Proprio per questo Rai 1, ha deciso di riportare in tv la stravagante famiglia napoletana con un film evento – in onda stasera (martedì 22 dicembre) in prime time – per celebrare i 120 anni dalla nascita del grande commediografo napoletano. Stavolta il ruolo del patriarca della famiglia partenopea più famosa e amata di sempre avrà il volto dell’attore capitolino Sergio Castellitto, il quale – nonostante alle spalle abbia una lunga e straordinaria carriera – durante la conferenza stampa ha commentato con molta umiltà la sua partecipazione all’ambito progetto:
Eduardo De Filippo è inarrivabile. Non c’è in alcun modo confronto, io mi sono limitato a fare l’attore, ho recitato un ruolo, quello di un personaggio straordinario. E ha aggiunto: “Rischio paragoni? Il mio compito è fornire emozioni. Non sono napoletano: non mi confronto con un dialetto, ma con una lingua.
L’attore ha poi continuato:
Non mi sono mai sentito impaurito, non solo per carattere ma anche grazie a Eduardo, che mi ha fatto sentire protetto e supportato e ci ha accompagnato per mano lungo questa gioielleria di emozioni, che è un mischio straordinario di comicità e dramma.
La regia di Edoardo De Angelis rimane molto fedele al capolavoro di Eduardo De Filippo ma presenta alcune importanti differenze per adattare il progetto alla televisione; la prima riguarda la temporalità della storia: infatti la famiglia Cupiello lascia il 1931 e si colloca nel 1950, anno in cui l’Italia – dopo anni di guerra – si avviava lentamente verso una lenta ripresa economica. Una scelta che il regista ha commentato così:
È un anno emblematico, in cui Napoli ha ancora le ferite della guerra, ma intravede i barlumi della rinascita: un anno sospeso tra distruzione e ricostruzione che somiglia al 2020.
Senza stravolgere l’opera originale, De Angelis ha voluto omaggiare il capolavoro di De Filippo dandogli un tocco “personale” con l’aggiunta di alcune delicatissime sfumature narrative (per renderlo più cinematografico), ma senza tradire la sua anima teatrale.
Rispetto al teatro ci sono voci che si sovrappongono, grida strozzate, spaccature di piatti. È un mondo più vivido ma al tempo stesso «delicato: so che molte persone associano “Natale in casa Cupiello” alla propria infanzia. Non ho voluto tradire il ricordo di quell’età, prima della perdita dell’innocenza, di nessuno. Ho scelto di mantenere un certo garbo.
Accanto a Sergio Castellitto, troviamo l’attrice Marina Confalone nel ruolo della moglie Concetta Cupiello, Adriano Pantaleo (l’adorabile Spillo della fiction Rai Amico Mio) in quello del figlio Tommasino, mentre Pina Turco interpreta la figlia Ninuccia; completano il cast Antonio Milo nei panni di Nicolino, il marito (tradito) di Ninuccia, e Alessio Lapice in quelli dell’amante Vittorio.
Natale in casa Cupiello è solo la prima reinterpretazione delle opere di Eduardo De Filippo che vedremo su Rai 1. Infatti, il regista e lo stesso Castellitto sono già al lavoro su Non ti pago (le cui riprese dovrebbero partire in primavera) e anche su un’altra opera il cui titolo è ancora top secret! L’idea è dunque quella di proporre uno o due film all’anno tratti dalle opere di Eduardo De Filippo.
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