Il ritorno inaspettato di Giuseppe Amato creerà diversi problemi alla nascente storia d’amore tra Agnese Amato e Armando Ferraris, una delle coppie più amate de Il Paradiso delle Signore. Ad interpretare l’uomo, legittimo marito di Agnese, sarà ancora una volta Nicola Rignanese, che noi di Tv Soap abbiamo contattato per fargli alcune domande sul suo nuovo percorso nella fiction daily di Raiuno. Ecco cosa ci ha detto.
Il paradiso delle signore: Tv Soap intervista NICOLA RIGNANESE (Giuseppe Amato)
Salve, Nicola. Da lunedì 14 dicembre la rivedremo a Il Paradiso delle Signore nel ruolo di Giuseppe Amato, il marito di Agnese (Antonella Attili). Cosa dobbiamo aspettarci dal suo ritorno?
Sicuramente il pubblico troverà un uomo d’altri tempi, che è stato via dalla sua famiglia, in latitanza, non per sua volontà. Si è dovuto separare dai suoi cari, dagli affetti, spostandosi a destra e sinistra. Quando tutte le accuse su di lui cadranno, Giuseppe tornerà finalmente a casa per riabbracciare la sua famiglia e, soprattutto, per riprendersela. Sa che è stato via per tanto tempo, ovviamente per necessità come le dicevo, e cercherà di riprendersi la sua famiglia con fermezza, ma anche con comprensione. D’altronde i suoi familiari non lo vedevano da tanto tempo, non era riuscito più a mandare loro nemmeno soldi o quant’altro. Era stato via in Germania.
Per quanto riguarda Giuseppe, posso dirle che dentro di sé ha dei valori che, in qualche modo, oggi si sono persi: la famiglia, il rispetto reciproco. Piccole cose che si porta come bagaglio culturale dalla Sicilia. Ritroverà i suoi parenti provati dalla vita di Milano, dove per andare avanti si deve lavorare tanto, senza stare mai a casa. Noterà in loro dei cambiamenti positivi, nel senso che sono andati avanti in tutti i sensi: mentalmente, lavorativamente. Tuttavia penserà anche che abbiano perso un po’ la bussola, motivo per cui tenterà far riacquistare loro i valori che considera importanti.
Lo scorso anno, i telespettatori hanno appreso che Giuseppe, in Germania, aveva cominciato una nuova relazione, a discapito di Agnese. Ciò corrisponde alla verità o è stato soltanto un equivoco?
È stato un equivoco. Se avesse avuto un’altra relazione non si sarebbe presentato a casa sua, come poi vedrete. Tant’è che appena l’accusa decade, Giuseppe corre subito dai suoi. Non ha avuto nessuna relazione. Nonostante i vari attacchi che subirà da parte dei suoi parenti, manterrà la calma, anche quando ci saranno delle punte di tensione con il figlio Salvatore (Emanuel Caserio), delle scene tra di loro molto forti.
È un personaggio che ha tante sfumature. Al di là di quello che uno può pensare non è un maschio alfa intransigente. Si rende conto che le persone attorno a lui sono andate avanti, anche per via della società milanese di quel tempo dove non si poteva rimanere troppo indietro.
Quindi Giuseppe non ha tradito Agnese. L’equivoco ha però spinto la donna a dare una possibilità al suo rapporto con Armando Ferraris (Pietro Genuardi).
Agnese è stata mossa dalla solitudine, ha vissuto come se Giuseppe fosse morto. È stata quella la molla che l’ha spinta ad andare avanti per se stessa, per mantenere la sua famiglia. La vicenda con Armando, a cui immagino la gente si sia affezionata, non la conosco nei minimi dettagli, ma credo siano questi i sentimenti che hanno convinto questa donna a voltare pagina. Sicuramente ci saranno uomini che si schiereranno dalla parte di Giuseppe, appena la trama prenderà piede; sono quei capovolgimenti di fronte che decretano anche il successo di un prodotto in rosa di tale portata.
Vedremo un Giuseppe impegnato anche dal punto di vista lavorativo?
Diciamo che inizialmente si opporrà a lavorare sotto padrone, ma poi smusserà questa cosa. Attualmente sto girando delle scene dove Giuseppe si presterà a fare dei colloqui. Senza spoilerare troppo, posso dirle che ci saranno tante sorprese legate a lui.
Cosa piacerà al pubblico di Giuseppe?
Innanzitutto, mi auguro che piaccia al pubblico. Una cosa che faccio quando lavoro, poiché vengo dal teatro, è quella di usare il set come mio primo pubblico. Ascolto molto le “sue” reazioni. Se vedo che sta funzionando lì, mi comincio a orientare. Secondo me, Giuseppe sta venendo fuori con sorpresa generale perché l’abbiamo impostato in un modo che è non in bianco o nero, ma con una serie di sfumature di grigi interessante, dove impone dei valori con fermezza pur cercando di capire chi ha di fronte e quello che è successo. Penso che già dal set, fatto di maestranze, registi e colleghi, stia andando bene.
Ho voluto tirar fuori un personaggio che non fosse banale, ruffiano, ma che in qualche modo avesse un’umanità, ossia una caratteristica che metto sempre nei miei personaggi, anche quando faccio i cattivi. Un aspetto che mi hanno sempre riconosciuto anche al cinema e in televisione, anche se ho una faccia molto dura. Un’umanità che devi avere tu per primo, al di là del lavoro.
È la prima volta che partecipa ad una soap quotidiana?
Sì. Con l’Aurora avevo già partecipato a Sacrificio d’Amore, dove interpretavo il padre di Brando (Francesco Arca). Produzione che aveva anche Daniele Carnacina e tanti attori passati per il Paradiso, tra cui Pietro Genuardi. I tempi del set sono stretti, ma quando lo accetti sai che girerai tanti minuti al giorno. Sul set del Paradiso si gioca molto sulla freschezza del ciak, del tuo istinto. Devi tirare fuori tutti le tue armi possibili in pochissimo tempo, al contrario di quando fai trenta o quaranta ciak della stessa scena, come avviene magari al cinema, dove conquisti tante altre cose ma perdi un po’ di freschezza. Nella soap ho trovato un’onestà intellettuale. Si racconta quello che si vuole raccontare senza nessun altro sottotesto.
Secondo lei, perché la fiction piace così tanto al pubblico da casa?
Ho una mia opinione, a riguardo. Se ricorda, qualche anno fa, ho partecipato alla fiction Questo Nostro Amore, di cui abbiamo fatto tre stagioni ambientate negli anni ’60, ’70 e ’80, con Anna Valle e Neri Marcorè. Interpretavo un personaggio simile a Giuseppe, siciliano, ma con caratteristiche differenti. Per me che sono pugliese, è sempre un piacere interpretare dei siciliani. Ad ogni modo, la produzione raccontava un’Italia che non c’è più. Chi non la conosceva ha scoperto i suoi valori importanti di socialità, di famiglia, di rapporti, di rimboccarsi le maniche, di gioire con poco, mentre chi la conosceva li ha ritrovati ben ricostruiti, mai con retorica. Tutti valori che ancora oggi sono importanti, se valutati con il Covid che sta sconvolgendo la nostra esistenza.
Questo Nostro Amore è stato un po’ d’apripista ad una serie di prodotti d’epoca, tra cui Il Paradiso delle Signore. Le due cose, ovviamente, non sono collegate, ma sono convinto di questa analisi. Di quella fiction abbiamo fatto tre stagioni, con grosso successo di pubblico e andando contro le partite di calcio. Saremmo potuti andare avanti ancora per molto. Poi, ultimo fattore importante, in entrambi i prodotti ci sono attori bravi.
Beh sì. Diciamo che, tornando a noi, anche il successo del Paradiso è dato da un mix di attori giovani ed altri con più esperienza. E tutti sono davvero bravi.
Esatto. Per la loro età, i giovani attori sono bravi e hanno delle facce pazzesche. Sono molto carini e soprattutto preparati. A me vedrete interagire maggiormente con Antonella Attili, Emanuel Caserio, Pietro Genuardi e Alessandro Tersigni, che interpreta Vittorio Conti.
In collaborazione con Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione
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