Sarà una delle guest star dell’ultimo episodio (previsto per stasera) di Doc – Nelle tue Mani, la fiction “sbanca ascolti” di Rai 1 con protagonista Luca Argentero. Stiamo parlando di Margherita Mannino, attrice di teatro, cinema e televisione scelta per interpretare l’astronauta Matilde, personaggio che interagirà molto con Elisa e Riccardo.
Doc – Nelle Tue Mani, Tv Soap intervista Margherita Mannino: “Sarò Matilde, la paziente astronauta dell’ultimo episodio”
Ciao Margherita, benvenuta su TvSoap. Io partirei dal tuo impegno televisivo di stasera, visto che sarai protagonista dell’ultima puntata di DOC – Nelle tue mani. Com’è stato far parte di una produzione che si è dimostrata così importante?
Il seguito che sta creando è senz’altro una bellissima sorpresa per tutti, nel senso che aver raggiunto numeri così elevati è un grande traguardo. Sono emozionata all’idea di vedere come sarà la resa del lavoro che ho fatto su Matilde, l’astronauta che ho interpretato. È un personaggio particolare. Si tratta sempre di un paziente, però so che non è comune. Per me è stato un lavoro molto bello. Ho girato tante scene in poco tempo. Il set di Doc è una macchina da guerra. Immagino quanto sia stato faticoso per gli attori principali che hanno lavorato lì per mesi!
Mi hanno diretto sia Jan Michelini e sia Ciro Visco, il regista di seconda unità. Sono stata benissimo con tutti e due. Uno dei giorni in cui ho girato era il mio compleanno, sono stati tutti carini. C’è una bellissima troupe, si vede che si creano legami molto familiari all’interno di questi set. È bello entrare in punta di piedi con questi ruoli, è una grossa soddisfazione.
Stasera andrà in onda l’ultima puntata perché il set è stato momentaneamente chiuso a causa dell’emergenza Covid-19.
Giusto, sarà l’ultima di questa prima tranche. Non avendo finito di girare, devono aspettare per chiudere la serie. Sicuramente la messa in onda dei restanti episodi non avverrà prima di ottobre, ad autunno inoltrato. Io, invece, ho girato a dicembre 2019.
Cosa pensi che abbia funzionato di DOC, che nello scorso appuntamento ha raggiunto oltre 8.300.000 telespettatori?
È un prodotto un po’ diverso da quello che si vede di solito. Ha una base molto forte data anche dalla trama, perché – essendo tratto da una storia vera – genera automaticamente una curiosità maggiore. È chiaro poi che c’è anche un romanzo dietro, però si parte da un fatto reale, ossia Pierdante Piccioni, uno che ha perso veramente 12 anni di memoria a causa di un’incidente. Credo, dunque, che questo sia molto forte.
Si vede inoltre un avvicinamento a una televisione di un altro tipo, più americana e internazionale, con uno sguardo extra-italiano. Forse anche uno sguardo giovanile, per via del cast. C’è tanta gioventù, a partire dai dottori specializzandi. È strano a dirsi ma penso che Luca Argentero, che ha solo 41 anni, sia uno dei più “vecchi”, ed è comunque giovane. Si è creata la giusta freschezza, secondo me.
Pensi che la situazione di lockdown possa avere favorito gli ascolti?
Ci sono senz’altro una serie di coincidenze da considerare. In questo periodo emergenziale, ovviamente, la gente ha anche più tempo, guarda maggiormente la televisione. Il tema del reparto e della corsia oggi ci riguarda da vicino, quindi c’è molta più empatia, non so, nei confronti di questi personaggi, queste storie.
C’è stato un insieme di fattori che ha portato a questo boom: oltre che l’ottimo lavoro, anche la scelta della storia, il cast e una troupe molto affiatata. Si vede che è un buon prodotto, data dalla qualità delle anime che ci lavorano.
Il cast, per certi versi, è anche “insolito” perché non è composto soltanto da volti che siamo abituati a vedere nelle fiction italiane. Non trovi?
Sono d’accordo. Credo che questo sia un bel segnale di apertura nei confronti dei giovani, di altri volti. Ci sono anche attori che conosciamo, che abbiamo già visto, ma ritengo ci sia un bel mix.
In collaborazione con Sante Cossentino per Massmedia Comunicazione