Uno dei telefilm cult della storia della tv è Starsky & Hutch, 93 episodi in onda a fine anni settanta con quattro stagioni negli Stati Uniti, e negli anni 80 da noi (creata da Aaron Spelling).
Paul Michael Glaser and David Soul, il bruno e il biondo, sono i due poliziotti protagonisti, ma uno dei volti amati della serie è Antonio Fargas nel ruolo di Huggy Bear, l’informatore dei traffici illeciti in città. Lo abbiamo incontrato alla 57sima edizione del Festival della Tv di Montecarlo.
Antonio, che ricordi hai della serie?
Meravigliosi. Ancora oggi, in tutto il mondo, il pubblico si ricorda di noi. Io sono stato fortunato perchè interpretavo un ruolo simpatico, rimasto ben impresso nella memoria.
Sei ancora in contatto con Paul Michael e David?
Certo, ci siamo visti anche di recente, a Liverpool, per un incontro coi fan, tra autografi e foto. Sono momenti belli a contatto con la gente, è l’occasione per rivederci e parlare dei tanti anni trascorsi. Siamo grandi amici da sempre, da oltre 40 anni, quando per la prima volta ci incontrammo sul set.
Purtroppo “Starsky” oggi spinge “Hutch” su una sedia a rotelle perchè non sta bene e gli sta accanto come un grande amico…
È un grande esempio di amicizia. Io credo molto in questo valore. È un sentimento che non ha nessuna complicazione, se vero, e può davvero essere eterno.
Hai più di 70 anni ma sembri un ragazzino. Qual è il tuo segreto?
L’energia. Esiste un flusso, una potenzialità in ognuno di noi per vivere con ottimismo, per prendere il meglio dagli altri e dare tanto a chi ci circonda, alimentando un circolo che può solo farti stare bene e vivere meglio.
Ti piace venire a Montecarlo?
Amo questo posto, ero venuto anni fa con altre icone dei telefilm come La Donna Bionica, Hunter, L’uomo da sei milioni di dollari; si sta bene, è una grande vacanza in un paradiso.
Sante Cossentino