Anticipazioni Un posto al sole: NIKO e BEATRICE si “avvicinano”. La nostra intervista a MARINA CRIALESI

MARINA CRIALESI (Beatrice di Un posto al sole)
MARINA CRIALESI (Beatrice di Un posto al sole) - foto di Giuseppe D'Anna

Nei prossimi giorni a Un posto al sole assisteremo ad un primo “avvicinamento” tra Niko Poggi (Luca Turco) e Beatrice Lucenti, ma negli episodi della prossima settimana noteremo subito che i due giovani reagiranno in modo piuttosto differente a quanto è accaduto tra loro. Come andrà a finire? C’è da dire che il pubblico di Upas sta dimostrando molto interesse verso questa storyline ambientata all’interno dello studio legale dove lavora Niko e quindi abbiamo deciso di farvi conoscere meglio Marina Crialesi, la giovane attrice che interpreta Beatrice. Ecco l’intervista che le abbiamo rivolto (e vi anticipiamo che molto presto incontreremo per voi anche Agnese Lorenzini, che presta il suo volto a Susanna).

Marina Crialesi è Beatrice in Un Posto al Sole. Come nasce questa opportunità?

Mi chiamò la mia agente per dirmi che dovevo sostenere un doppio provino per Un posto al sole. Uno era appunto per “Beatrice” e l’altro era per “Susanna”: ebbene sì, ho fatto il provino anche per il ruolo che ricopre la mia meravigliosa collega e amica Agnese Lorenzini. Per il primo provino mandai un “self tape” poiché non potevo andare a Napoli per via del lavoro, successivamente mi convocarono per il cosiddetto “callback” per il quale mi sono dovuta necessariamente recare in loco. E il giorno stesso mi confermarono il ruolo di Beatrice Lucenti. Fu una sorpresa per me, in quanto non me lo aspettavo. Mi piace pensare che dietro questa conferma ci sia una mia cara zia, a cui ero molto legata e che è venuta a mancare diversi anni fa. Amava infinitamente Un posto al sole e non si perdeva neanche una puntata. Un po’ come se lo avesse voluto lei…

Com’è Marina nella vita di tutti i giorni?

In realtà sono una persona molto semplice. Faccio dell’amore il motore di ogni cosa, anche nel mio lavoro. Mi divido fra il sud, il centro e il nord Italia. Questo perché lavoro a Napoli, vivo a Roma e il mio amore vive e Brescia. Sono treno-dipendente! Ma tutto questo mi rende felice…

Sono molto legata alla famiglia, motivo per cui appena posso scappo nella mia terra natia, la Calabria. Ma non dimentico mai Rimini, città in cui sono cresciuta e che mi ha regalato l’amore per il teatro ed il cinema. E amo Roma, la città a cui devo tutta la mia formazione non solo professionale ma anche personale…

Adoro ridere di gusto e chi sa fare altrettanto; così come l’autoironia, credo sia fondamentale nella vita saper ridere di se stessi e imparare a farlo è stata per me una grande conquista.

Quanto c’è di Marina in Beatrice?

Beatrice è per me una bella sfida, poiché è molto distante da me (almeno fino ad ora). Ma ho subito percepito in lei una grande sensibilità, probabilmente è stata ferita più e più volte dalla vita ed è qui che ho cercato di costruire un ponte che potesse unirmi a lei. La grande sensibilità e la fragilità emotiva portano con loro, come paradosso, la maschera che si indossa per nasconderle e che spesso risulta essere l’esatto opposto. È un atteggiamento di protezione che talvolta si assume in maniera inconscia (o comunque non del tutto consciamente). Il risultato di ciò porta con sé ulteriore sofferenza perché, mentre si ha la sensazione di proteggersi, in realtà si ottiene – tranne in rari casi – il disprezzo e l’allontanamento da parte degli altri. E questo per chi è estremamente sensibile è causa di sofferenza.

Trovo affascinanti queste dinamiche psicologiche e mi piace molto indagare sul perché le persone assumono determinati atteggiamenti. In fondo Beatrice ha bisogno come noi tutti di essere amata, di sentirsi amata nel profondo. Il bisogno costante di amore crea quel ponte che mi lega a lei.

Che ambiente hai trovato sul set? Puoi raccontarci qualche aneddoto?

Sul set ho trovato un ambiente bellissimo: sin dal primo giorno mi sono sentita come a casa, accolta da una grande famiglia composta da persone straordinarie, dai miei colleghi attori a tutti quelli che lavorano in Upas. E lasciatemi dire che Napoli ti ruba il cuore!!

Come nasce la tua passione per lo spettacolo?

Nasce dalla danza classica e dalle prime lezioni di teatro fatte per accumulare crediti formativi al liceo. Da ragazzina passavo molto del mio tempo libero al cinema con le amiche, dedicavamo serate intere ai film, anche a casa, seguite poi da lunghe chiacchierate di confronto su quello che avevamo visto. Il film che più di ogni altro mi ha trascinata in questa passione fu Il colore viola di Steven Spielberg, ancora oggi non trovo le parole per spiegare con quale intensità l’interpretazione di Whoopi Goldberg mi entrò dentro.

Ad ogni modo non volevo fare l’attrice, mi lasciavo emozionare dai film, lasciavo che questi mi raccontassero dell’animo umano così come i libri che leggevo e che continuo a leggere. Sono sempre stata alla ricerca di risposte alle infinite domande che mi ponevo, così come oggi, sono ossessionata dai “perché”. Volevo fare il medico, ma una mattina d’agosto mi svegliai e sentii che la mia strada era un’altra, avevo bisogno di essere un’attrice perché inconsciamente sentivo che solo così avrei potuto continuare a cercare le risposte che desideravo.

Come trascorri il tempo libero quando non sei impegnata?

Quando non sono impegnata corro in primis dalle persone che amo: da Ermanno, il mio ragazzo, oppure da mamma e papà a fare una ricarica di coccole. In tutto ciò cerco di non trascurare mai gli amici che per me sono vitali, insomma vado a riempire il mio cuore di gioia ed energia positiva.

Con chi ti piacerebbe collaborare in futuro?

Eh, bella domanda! Sono tanti, ma uno in particolare è Matteo Garrone. Adoro i suoi film, adoro il suo occhio e la sua sensibilità. Sarebbe un onore per me poter essere diretta da lui un giorno.

Quali sono i valori ai quali tieni particolarmente?

Sono particolarmente legata alla lealtà, al rispetto e all’amore incondizionato. Ma soprattutto alla famiglia, non c’è niente di più importante… è il senso della vita.

Se dovessi guardare al futuro, come ti immagineresti?

Amo molto fantasticare e sognare… Non so quello che mi riserverà la vita, di certo sogno tanto. Mi auguro di poter fare questo mestiere fino alla fine della mia vita, con accanto sempre le persone che amo.

Progetti futuri?

Ho un progetto a cui tengo ma non posso anticipare nulla. Nel frattempo con l’anno nuovo usciranno in prima serata su Raiuno Il confine e I bastardi di Pizzofalcone, entrambi con la regia di Carlo Carlei. Due film a cui ho avuto l’onore di partecipare e a cui sono molto legata.

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